Ecco chi sono gli 8 candidati all’Eliseo che sfidano Sarkozy e Hollande

Pubblicato il 29 Marzo 2012 alle 10:12 Autore: Livio Ricciardelli
8 candidati all'Eliseo

[ad]E’ ovviamente alla sua prima elezione presidenziale ma secondo alcuni potrebbe ottenere un risultato migliore, in termini percentuali e assoluti, del padre nel 2002. Ciò però difficilmente gli consentirà di arrivare al secondo turno. La sua candidatura però è guardata con attenzione non solo per la capacità di persuasione del personaggio, ma anche per vedere quanto la destra europea può trarre giovamento da un suo risultato positivo e quanto una crescita del Front National può danneggiare Sarkozy che, non a caso, in questi giorni sta ripescando un armamentario nettamente di destra.

3. Eva Joly: dalla Norvegia con furore

 

La pasionaria del Partito Verde Francese, classe 1943, in realtà sarebbe cittadina norvegese ma essendosi trasferita a 20 anni a Parigi ha ormai ottenuto da tempo la cittadinanza francese. Dopo una lunga militanza politica basata sui temi dell’ecologismo e sulle istanze verdi, a tratti veramente avanguardiste, è stata tra le protagoniste dell’exploit della lista Europe Ecologie alle elezioni europee del 2009 quando la lista sponsorizzata dal Daniel Cohn-Bendit quasi raggiunse il Ps.

In molti si aspettavano una percorso unitario della sinistra radicale dopo il risultato del 2009 ma a quanto pare il consenso crescente in Germania nei confronti dei Verdi – Alleanza ’90 e l’elezione della prima deputata verde alla Camera dei Comuni britannica (presso il collegio di Brighton) ha spinto la Joly e tutto il Partito Verde ha rompere gli indugi e a correre in solitaria.

4. Jean-Luc Mélenchon: quell’incognita a sinistra

 

Nato a Tangeri nel 1951 Mélenchon è stato il leader della corrente “Nuovo Mondo” all’interno del Partito Socialista. In polemica con gran parte della classe dirigente del Ps esce dal partito di rue Solferino nel 2008 e contribuisce alla creazione di un fronte della sinistra, comprendente in primis il Pcf, per le europee del 2009. Un’esperienza che porta al Front de Gauche al 6 per cento dei consensi e a eleggere cinque parlamentari europei.

Dato in crescita nei sondaggi, secondo alcuni si attesterebbe sul 10 per cento dei voti, rappresenta un’incognita a sinistra e un rischio per Hollande. A tratti speculare al ruolo di Marine Le Pen nella destra. Secondo alcuni la proposta hollandiana di elevare la tassazione al 75 per cento per i grandi patrimoni è proprio un messaggio indirizzato a quell’elettorato di sinistra tentato dalle sirene di Mélenchon.

5. Philipp Poutou: l’altra faccia del postino

 

 

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L'autore: Livio Ricciardelli

Nato a Roma, laureato in Scienze Politiche presso l'Università Roma Tre e giornalista pubblicista. Da sempre vero e proprio drogato di politica, cura per Termometro Politico la rubrica “Settimana Politica”, in cui fa il punto dello stato dei rapporti tra le forze in campo, cercando di cogliere il grande dilemma del nostro tempo: dove va la politica. Su Twitter è @RichardDaley
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