Sondaggi elettorali Tecnè: Forza Italia in crescita

Pubblicato il 4 Dicembre 2017 alle 09:59 Autore: Andrea Turco
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Sondaggi elettorali Tecnè: Forza Italia in crescita

“Il recupero di Forza Italia dipende da un lato dal ritorno di voti persi per altri partiti e dall’altra dal recupero dall’area dell’astensionismo”.  A dirlo in un’intervista ad Italia Oggi è Carlo Buttaroni presidente di Tecnè, secondo cui “Berlusconi sta richiamando al voto molti di coloro che si astenevano o si disperdevano in altre forze politiche, andando a prendere il voto soprattutto delle fasce più anziane della popolazione”.

A confermare il buon momento degli azzurri è anche l’ultimo sondaggio Tecnè per TgCom24 che dà Forza Italia davanti alla Lega, rispettivamente al 17,5% contro il 14,8% del Carroccio. Commenta Buttaroni: “Il momento massimo per la Lega c’è stato quando c’erano meno personaggi che tiravano il voto. Adesso si è allargata la base, per cui ci sono più elettori che tornano a votare e che presumibilmente il ritorno di Berlusconi ha riattivato. La percentuale di votanti è cresciuta in particolare nelle fasce più anziane, che di solito non dichiarano se votano o no o per chi votano, fino all’ultimo momento. Più che una perdita della Lega sono cresciuti i consensi verso Forza Italia”.

Sondaggi elettorali Tecnè: la situazione a sinistra

Diversa invece la situazione nel centrosinistra. Il Pd continua con la sua emorragia di voti, ma a beneficiarne non sono Bersani e D’Alema. Come mai? “Da quando c’è stata la scissione si sono susseguiti una serie di annunci, in realtà non c’è l’offerta politica – spiega il presidente di Tecnè – Questo annunciato contenitore di sinistra di fatto non esiste ancora. C’è un’area a sinistra del Pd che potrebbe arrivare anche al 12-13% ma non ha un campo dove trovare una forma. La crisi del Pd non apre al consenso alla sua sinistra e se ne beneficia l’area del non voto e anche i 5 Stelle”.

Già i Cinque Stelle. La nuova legge elettorale che premia le alleanze sembrerebbe penalizzare i pentastellati. Secondo Buttaroni però, gli orfani di Grillo potrebbero riservare ancora delle sorprese. “Fra tutti i partiti il M5s è quello che ha la minore inerzia, nel giro di una settimana può guadagnare o perdere anche 2 o 3 punti percentuali. Spesso senza una regione legata a loro, perché è un partito onnivoro, che vive delle difficoltà altrui. Se un partito è in difficoltà il Movimento 5 Stelle prende subito quegli elettori arrabbiati o delusi”.

Sondaggi elettorali Tecnè: nota metodologica

Data 03/12/2017. Campione probabilistico articolato per sesso, età, area geografica, ampiezza centri – ponderazione sociodemografico e politico. 1.000 casi intervistati. Campione rappresentativo della popolazione > 18 anni residente in Italia – Margine di errore: +/- 3,1% (sui risultati a livello dell’intera campione). Metodologia CATI-CAMI-CAWI.

 

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L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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