Riforma pensioni 2018: aumento perequazione, quanto spetta. La tabella

Pubblicato il 4 Dicembre 2017 alle 13:09 Autore: Daniele Sforza
Riforma pensioni: aumento dal 2018 per perequazione automatica, tabella

Riforma pensioni 2018: aumento perequazione, quanto spetta. La tabella.

Le ultime novità sul fronte riforma pensioni ci parlano della perequazione automatica, che avrà come conseguenza l’aumento degli assegni pensionistici a partire dal 1° gennaio 2018. L’aumento sarà di lieve entità (+1,1%), ma tutto dipenderà da quanto si percepisce mensilmente. La misura è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 280/2017 del 30 novembre scorso. Pertanto, con la perequazione automatica, gli assegni della pensione subiranno un leggero aumento che compenserà la perdita del potere d’acquisto nel 2016 e nel 2017.

Riforma pensioni: aumento per perequazione automatica

Si legge nel decreto ministeriale del 20 novembre pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale:

“La percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2016 è determinata in misura pari a +0,0 dal 1° gennaio 2017.

La percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2017 è determinata in misura pari a +1,1, dal 1° gennaio 2018. Salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l’anno successivo.”

Infine:

“Le percentuali di variazione di cui agli articoli precedenti […] sono determinate separatamente sull’indennità integrativa speciale, ove competa, e sulla pensione.”

Riforma pensioni, aumento: quanto spetta, la tabella

Dunque, gli aumenti degli assegni pensionistici, lo ribadiamo, sono di leggera entità. E variano in base all’assegno mensile percepito. Pertanto, riportando i calcoli del Sole 24 Ore, ne viene fuori la seguente tabella:

Assegno mensile lordo Incremento mensile Incremento annuo lordo
448,07 € (assegno sociale) 4,93 € 64,09 €
501,89 € (trattamento minimo) 5,52 € 71,76 €
1.000 € 11 € 143 €
1.600 € 16,72 € 217,36 €
2.100 € 17,33 € 225,29 €

L’aumento massimo sarà dunque di 260 euro su base annua per gli importi pensionistici più alti (fino a 3.000 euro).

Riforma pensioni: continuano le tensioni governo-sindacati

Le tensioni continuano ad accendersi tra governo e sindacati sul tema pensioni. Infatti, tra le ultime notizie, spiccano le manifestazioni di protesta di sabato 2 dicembre indette dalla Cgil. Susanna Camusso ha puntato il dito contro il Governo, denunciando promesse non mantenute e impegni non rispettati. Ecco quanto ha affermato la Camusso da Piazza del Popolo. “Crescono incertezza e precarietà e gli ammortizzatori sociali sono insufficienti”. Poi l’invito agli altri sindacati di essere uniti nella battaglia. “Perché uniti siamo meno deboli. La nostra priorità sono il lavoro e il suo valore”. Dunque, non possiamo che aspettare altre novità dal fronte sindacale.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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