Pensioni notizie oggi: Ape social e precoci, ampliati i beneficiari
Le novità principali sulle pensioni di oggi riguardano il testo della Legge di Bilancio 2018. Infatti dopo l’approvazione al Senato il provvedimento è in attesa del via libera definitivo alla Camera. Per Ape social e precoci con la Quota 41 sono stati ampliati i requisiti per quanto riguarda la disoccupazione. Inoltre anche le donne madri avranno una riduzione contributiva; anche la rendita integrativa temporanea anticipata ha avuto alcune modifiche. Intanto Cesare Damiano è tornato a parlare dell’anticipo pensionistico agevolato.
Pensioni notizie oggi: Ape social e precoci con disoccupazione
Nello specifico sono stati ampliati i beneficiari che si trovano al momento del pensionamento in stato di disoccupazione. Infatti senza il correttivo possono accedere al pensionamento anticipato solo i disoccupati ‘tipici’; cioè chi viene licenziato o da le dimissioni per giusta causa. Mentre con l’approvazione del nuovo testo entrano tutti i lavoratori che si trovano senza lavoro anche dopo averlo perso per la scadenza del contratto. Il requisito da tenere presente è l’aver lavorato per almeno 18 mesi nei tre anni precedenti la data di cessazione del contratto.
Pensioni notizie oggi: Ape donna e Rita
Per quanto riguarda le donne lavoratrici con figli è previsto uno sconto contributivo di 6 mesi per ogni figlio. Il tetto massimo è stato impostato a quattro, quindi vale fino a un certo punto. Come requisiti le donne con quattro figli possono entrare nell’anticipo agevolato a partire dai 63 anni anagrafici e 28 di contributi versati. L’Esecutivo ha fatto sapere che non è esclusa la possibilità di aumentare a 12 mesi per figlio lo sconto, in tale caso il limite sarebbe di due anni.
Pensioni notizie oggi: Damiano insiste con le categorie
Proprio sull’Ape social si fa sempre più concreta la possibilità che avvenga l’estensione a quattro categorie di lavoratori gravosi; gli stessi che nel 2019 vedranno annullarsi l’aumento di età pensionabile. Sulla questione Cesare Damiano a Montecitorio ha dichiarato che continuerà a esercitare pressione. Di fatto l’ex ministro ha confermato che occorre “includere nell’Ape social le 4 categorie coinvolte nel blocco dell’innalzamento dell’aspettativa di vita“.