La Corte d’Appello di Bologna ha condannato a un anno il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, imputato per falso ideologico nel processo Terremerse. Condanne a un anno e due mesi anche per due dirigenti regionali.
È il processo collegato alla presunta truffa sul finanziamento da un milione alla coop agricola Terremerse presieduta nel 2006 dal fratello di Errani, Giovanni. La procura generale aveva chiesto condanne di due anni per Errani, due anni e due mesi per i dirigenti regionali Filomena Terzini e Valtiero Mazzotti, accusati questi due di concorso nel falso e favoreggiamento e tutti e tre assolti in primo grado. Errani, per il quale la corte ha disposto la sospensione condizionale della pena, era finito indagato per una relazione che nel 2009 fu inviata alla Procura per dimostrare la regolarità dell’operato della Regione nella vicenda del finanziamento da un milione alla cooperativa agricola presieduta da Giovanni Errani (attualmente a processo in primo grado per truffa ai danni della stessa Regione) I due dirigenti – per l’accusa Errani li istigò a scrivere il documento per coprire irregolarità. In primo grado Errani era stato assolto dal Gup perchè il fatto non sussiste, Terzini e Mazzotti perchè il fatto non costituisce reato.
“Si tratta di una sentenza a mio avviso sconcertante”. È il commento del legale di Vasco Errani, avv. Alessandro Gamberini, all’uscita dall’aula della Corte di appello di Bologna dove si è tenuto a porte chiuse il secondo grado in abbreviato di Terremerse. Errani non era presente alla lettura del dispositivo. Gamberini ha annunciato il ricorso in Cassazione.
Appresa la condanna, il presidente della regione Toscana, Vasco Errani ha deciso di rassegnare le dimissioni.”E’ un momento di amarezza. Ma per prima cosa non parlo di me. Parlo della Regione, perché il mio compito è tutelare l’istituzione, il suo onore, la realtà pulita e di esempio a tanti che è questa Emilia-Romagna. Ho sempre messo l’istituzione davanti ad ogni altra considerazione – a me stesso – e non cambio ora. Non si faccia nessuna confusione: quanto subisco io personalmente non diventi fango per l’istituzione. Per questo intendo rassegnare subito le mie dimissioni, e nel farlo rivendico il mio impegno e la mia onestà lungo tutti questi anni. E la mia piena innocenza anche in questo fatto specifico. Piena innocenza. Dunque annuncio subito che presenterò ricorso affinché prevalga questa semplice verità. Le mie dimissioni sono dunque puramente un gesto di responsabilità. Ad esse unisco il ringraziamento a collaboratori, istituzioni, organi dello Stato, forze sociali ed economiche, perché con tutti c’è stata una collaborazione significativa e costruttiva. A tutti, ancora grazie ed un augurio di buon lavoro”.
“Chiunque conosca Errani non può dubitare della sua onestà e della sua correttezza. Con tutto il rispetto che si deve alle sentenze si dovrà dare rispetto anche alle convinzioni profonde di chi ha avuto a che fare con Errani. Una persona perbene e il miglior presidente che l’Emilia romagna abbia avuto”. Questo il commento di Pier Luigi Bersani alla sentenza della Corte d’appello di Bologna sul presidente Vasco Errani
Il M5S chiede elezioni subito – “A differenza di tanti suoi simili, Errani non ci ha pensato un attimo e questo gli fa onore. Meno, il motivo per cui è stato condannato, fatto gravissimo per chi amministra ai vertici la cosa pubblica”, ha scritto in una nota il gruppo M5S del Consiglio regionale dell’Emilia Romagna. “Ora però”, si legge ancora nella nota, “per lo stesso senso di responsabilità che ha dichiarato, si vada a nuove elezioni subito”.
La segreteria Pd “Ci ripensi” – “Invitiamo Vasco Errani a riconsiderare le sue dimissioni da presidente della regione Emilia Romagna. Proprio le parole con cui ha motivato la sua decisione dimostrano il suo senso dello Stato e delle Istituzioni”. Lo ha chiesto la segreteria del Pd.