Pensioni ultime notizie: età pensionabile, Italia da record. I dati Ocse
Pensioni ultime notizie: età pensionabile, Italia da record. I dati Ocse
L’Ocse ha diramato dei dati sulle pensioni particolarmente negativi per l’Italia. L’età pensionabile spesso non coincide con quella effettiva di pensionamento e la cosa non fa che peggiorar la situazione per le generazioni future. Il quadro descritto è a tratti inquietante dato che un lavoratore di 20 anni oggi andrebbe in pensione a 71 dopo ben 51 anni di lavoro. Nel resto d’Europa la situazione è diversa, nonostante ci siano due paesi più in la con l’età.
Pensioni ultime notizie: età pensionabile in Italia
Per quanto riguarda gli uomini, il nostro paese dati alla mano vede l’uscita dal lavoro ben prima del limite imposto dalla Legge Fornero. Attualmente la media si aggira intorno ai 62 anni e mezzo d’età. Sono circa 4 anni e 4 mesi prima dei 62 e 7 mesi. La cosa è stata più volte rimarcata dalla stessa Elsa Fornero, l’ex Ministro del Lavoro è da sempre a favore dell’innalzamento di età pensionabile.
Pensioni ultime notizie: dati Ocse in Europa
Nel resto d’Europa solo Danimarca e Olanda si troveranno in futuro nella stessa situazione dell’Italia. Cioè i ventenni di oggi con questa situazione andranno in pensione dopo il compimento dei 71 anni d’età. In Danimarca il limite arriverà a 74 anni e in Olanda a 71. Questo senza considerare le carriere discontinue e la disoccupazione che intanto cresce maggiormente proprio nelle fasce giovani.
Pensioni ultime notizie: il comunicato
“Nel corso degli ultimi due anni l’età legale della pensione è stata modificata in 6 Paesi. Circa un terzo dei membri dell’Ocse ha introdotto cambiamenti riguardanti i contributi e un altro terzo ha toccato il livello delle prestazioni, per tutti i gruppi di pensionati o per solo alcuni di essi. L’età normale della pensione diminuirà in metà dei Paesi della zona, e verrà tarata rispetto all’aspettativa di vita in Danimarca, Finlandia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo e Repubblica slovacca. In media aumenterà di 1,5 anni per gli uomini e 2,1 anni per le donne stabilendosi giusto al di sotto dei 66 anni all’incirca nel 2060 (…) ciò significa che gli individui passeranno nell’insieme più tempo in pensione rispetto alla durata di vita attiva”.