Operazione contro il Pkk curdo in Italia
Dalle finalità politiche alle finalità criminali?
[ad]I metodi violenti, le estorsioni, il reclutamento coatto, sono elementi che spostano il Pkk nella sfera delle organizzazioni criminali benché la finalità sia ancora politica. Un pericoloso crinale che potrebbe portare il movimento curdo nella criminalità tout court il cui fine è solo l’arricchimento tramite attività illecite e la gestione di una qualche forma di potere attraverso la violenza. L’operazione della polizia di Venezia, condotta con metodologie proprie non già dell’antiterrorismo ma del contrasto al crimine organizzato, testimonia come l’involuzione del movimento curdo sia già giunta al punto di non ritorno.
Curdi moderati e movimento armato
Attualmente in Turchia esiste il partito democratico curdo (Bdp) – il partito della minoranza curda in Turchia – che ha chiesto ad Ankara e al Pkk di “posare le armi”. L’attività del Pkk mina in profondità le possibilità del Bdp di agire positivamente in seno alla società turca per affermare maggiori diritti alla minoranza curda. Recentemente un attacco del Pkk ha causato la morte di cinque soldati turchi e una violenta reazione dell’esercito di Ankara che ha persino invaso l’Iraq del nord a caccia delle basi del movimento.
Di Matteo Zola