Cambio Euro Dollaro: valore settimanale e previsioni future
Era previsto. Dopo la crescita del valore dell’euro rispetto al dollaro nell’ultima parte di dicembre, complici il Giorno del Ringraziamento e la crescita europea, era attesa una risposta della divisa americana.
E in effetti l’assestamento c’è stato. Dopo avere toccato quota 1,195 il cambio euro dollaro è tornato in questi giorni a valori più simili a quelli degli ultimi mesi, toccando ieri 1,179.
Nel breve periodo c’è molta incertezza. Dovesse scendere sotto 1,177 potrebbe aprirsi uno scenario ribassista. Viceversa sarebbe rialzista solo se venisse superata quota 1,94 o 1,96.
E’ confermata una fase di relativa stabilità per il cambio. Questo soprattutto grazie alla forza sia dell’economia americana sia di quella europea, con oscillazioni che dipendono da eventi politici ed economici del momento
Cambio Euro Dollaro, la riforma fiscale di Trump rafforza il biglietto verde
Il Senato americano ha approvato la riforma fiscale di Trump. Non si è verificato il balletto avvenuto con la riforma sanitaria, con la prima bocciatura e i contrasti interni al partito Repubblicano. Questo ha indubbiamente ridato fiducia nel dollaro. Anche se come sappiamo bene in Italia le dinamiche parlamentari sono complicate. Ora le versioni della riforma fiscale approvate alla Camera e al Senato sono differenti, e devono essere armonizzate.
E non è detto che questo avvenga entro dicembre, anche se sembra esserci la volontà di farlo.
Mentre dal lato dell’euro non vi sono sostanziali novità, nel senso che è confermata la crescita sia del reddito che dell’inflazione europee, dal lato del dollaro vi è anche il contributo delle buone notizie sull’occupazione.
Domani infatti verrà pubblicato l’employment report. Dovrebbe registrare un altro aumento dell’occupazione e soprattutto una crescita dei salari, quindi della qualità del lavoro.
Per questo è il dollaro che sembra avere oggi il vento in poppa, più che l’euro