Sondaggi elettorali SWG, avanzano Forza Italia e Liberi e Uguali, ancora giù il PD
Nell’ultima rilevazione di SWG l’istituto di Trieste mostra alcune difficoltà nell’inquadrare la situazione delle coalizioni. Che non vengono più mostrate, e sono raffigurati solo i partiti in ordine da sinistra a destra.
In effetti la situazione appare ancora ingarbugliata dopo la rinuncia a correre di Pisapia e l’annuncio di Alfano che non si candiderà.
E anche gli elettori paiono ancora disorientati, tanto che l’astensionismo è visto in netto rialzo.
Ancora una volta appare favorito il centrodestra, le cui componenti di rafforzano e portano la coalizione ad essere prima tenendo a distanza sia il Movimento 5 Stelle, pur in crescita, che il centrosinistra.
Il centrosinistra appunto. Che ancora non ha una configurazione chiara. Non sappiamo da chi sarà formato, se vi sarà una lista centrista senza Alfano o una di sinistra senza Pisapia. Dovrebbe essere presente invece +Europa con Emma Bonino.
Ma vediamo i dati del sondaggio, come sempre raccolti su un campione di 1500 persone con metodo CATI-CAWI-CAMI
Sondaggi elettorali SWG, Forza Italia raggiunge il 15,5%
Partendo da sinistra Rifondazione perde quasi metà dei voti, probabilmente a favore di Liberi e uguali, a cui non aderisce. L’alleanza guidata da Grasso arriva al 5,6%, guadagnando il 0,7%, e sottraggono consenso anche al PD che passa dal 26,2% al 25,5%. Non sono raggiunte le vette oltre il 7% stimate da altri sondaggi, ma vi è comunque un progresso
Altri partiti minori di centrosinistra rimangono al 2,4%. Non è specificato quali siano, probabilmente Verdi, Socialisti, SVP, IDV.
Al centro vi sono ora due formazioni, i centristi europei di Casini al 0,8% e Alleanza Popolare, erede di Alternativa Popolare al 2%. I radicali, in realtà presenti come +Europa, sarebbero al 0,9%.
Nel complesso il centrosinistra raggiunge il 31,6%, decisamente indietro rispetto al 35,1% del centrodestra. Frutto del progresso di 7 decimi di Forza Italia, ora al 15,5%, quello del 0,3% della Lega Nord, al 13,8%, del 0,2% di Fratelli d’Italia, al 5,3%. I partiti minori di centrodestra sarebbero al 0,4%.
Il Movimento 5 Stelle non riesce ad avere una crescita analoga al centrodestra e si ferma al 25,8%. E’ di nuovo i pochissimo primo come partito ma terzo a livello di coalizione.
Determinante nelle intenzioni di voto è l’astensione, vista in grosso aumento di ben 5 punti al 40,5%