Personale Ata 2017: proroga graduatorie, arrivano migliaia di ricorsi

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Personale Ata 2017: proroga graduatorie, arrivano migliaia di ricorsi

Il Miur, nella persona del ministro Valeria Fedeli, ha di recente emanato il decreto relativo alla proroga, per un nuovo anno, delle graduatorie di terza fascia del personale Ata 2014-2017. Le nuove graduatorie avranno perciò validità fino all’a.s. 2020/21. Contestualmente è giunta anche la circolare ministeriale, applicativa del decreto e soprattutto recante le – non troppo chiare – istruzioni in merito.

Personale Ata, lunga attesa per graduatorie definitive

Perciò – per effetto del decreto – le graduatorie di circolo e di istituto di terza fascia relative al triennio 2014-2017 conserveranno la loro efficacia anche per l’anno scolastico in corso (a.s.2017/18). La prima conseguenza sarà la trasformazione dei contratti temporanei da “fino ad aventi diritto” in contratti annuali – dal 30 giugno al 31 agosto.

Tuttavia, per quanto riguarda la formazione delle graduatorie definitive, i tempi che si prospettano non sono brevi; secondo le stime sono giunte in tutto il Paese circa 2 milioni di domane, le quali stanno mettendo a dura prova il personale amministrativo stesso. Per tale ragione bisognerà probabilmente attendere la seconda parte dell’anno.

Personale Ata, ricorsi in arrivo

L’unica certezza perciò, al momento, è la valanga di lavoro giunto alle segreterie amministrative; esse hanno difatti ricevuto moltissime istanze e questo porterà a uno slittamento dei tempi e delle operazioni relative alla scelta delle scuole da parte dei candidati.

Ma la conseguenza più pesante di questo allungamento delle tempistiche è l’ondata di ricorsi che giungeranno per i grandi ritardi burocratici; finché infatti le graduatorie definitive non saranno ancora pronte i candidati non potranno accedere alle supplenze Ata. Così i nuovi si vedranno sorpassare dai colleghi già inseriti nelle precedenti graduatorie, che prenderanno servizio al loro posto.

Come anticipato, poca chiarezza ha caratterizzato anche la circolare diffusa dal Miur in merito. Ci sono infatti alcuni dubbi sia circa la riconvocazione dei supplenti – nei casi in cui non era stata data al personale la possibilità di accettare la supplenza – e il termine dei contratti, se il 30 giugno o il 31 agosto. Si auspica quindi l’arrivo di maggiori informazioni e chiarimenti da parte del Miur su questi punti; il rischio, d’altronde, è un’applicazione erronea delle direttive che sfocerebbe in nuovi ritardi e nuovi ricorsi.

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