Pareggio di bilancio, i Paesi europei che possono vantarne uno – la mappa
Pareggio di bilancio, i Paesi europei che possono vantarne uno
Non capita probabilmente da tantissimo tempo che la Grecia sia nel novero dei Paesi virtuosi da un punto di vista economico.
Eppure nel 2016 è stato così. Perchè il Paese di Tsipras fa parte di quei Paesi che possono vantare un pareggio bilancio in surplus, in cui le entrate hanno superato le uscite.
E non è solo. Rispetto a pochi anni fa sono aumentati i Paesi della UE che si trovano in queste condizioni.
Le ragioni per cui vi sono arrivati sono varie. Vi può essere un aggiustamento per eccesso di debito, come è il caso della Grecia. Dove l’austerità imposta è consistita in grossi tagli alle spese e aumenti di tasse. Oppure può essere stata una crescita del PIL, associata a una prudenza fiscale, ad avere fatto crescere le entrate più delle spese.
E’ il caso, questo di alcuni Paesi del Nord Europa. Altri Stati sono sono vicini al pareggio, ma nessuno in realtà supera il 5% di deficit sul PIL, cosa che era comune nei primi anni della crisi economica.
Pareggio di bilancio, non solo Germania, dall’Islanda alla Bulgaria molti i bilanci in attivo
Vi è un blocco che va dalla Svizzera a Capo Nord di Paesi senza deficit, con la Germania che è in avanzo del 0,8%, i Paesi Bassi del 0,4%, la Svezia addirittura del 1,1%. Lettonia e Lituania sono quasi in pareggio assoluto.
Ma i Paesi che più stupiscono sono la Bielorussia e l’Islanda. Con quest’ultimo che è definitivamente uscito dalla devastante crisi che dal 2008 l’aveva colpita duramente e sta vivendo un altro periodo di grossa crescita.
Come del resto l’Irlanda, che ha un deficit di solo 0,7%, dopo essere andata in doppia cifra negli anni peggiori.
Andando più a Sud incontriamo la Bulgaria, che nel 2016 ha raggiunto il pareggio assoluto, e soprattutto la Grecia, che ora può vantare un surplus del 0,5%. Certo. Il proseguimento dell’austerità necessaria per raggiungere tali obiettivi non ha molto giovato alla popolarità di Tsipras e al suo partito, che ora è dato per perdente in ipotetiche nuove elezioni.