Il Parlamento Europeo ha votato il 27 aprile l’accordo sugli scambi commerciali e sulla cooperazione tra l’Unione Europea e il Regno Unito. Il Parlamento ha approvato l’accordo, prevedibilmente, con una larga maggioranza di 660 voti a favore, 5 contrari e 32 astenuti. Nonostante ciò, molti deputati hanno dato voce ai loro dubbi dichiarando di voler vigilare il rispetto dell’accordo.
In relazione al contenuto, il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli ha poi aggiunto che l’accordo ha rispettato le richieste del Parlamento. Tra queste si annoverano il rispetto degli elevati standard sociali e ambientali e la possibilità di poter accedere liberamente al mercato britannico per le aziende europee.
I tre pilastri dell’accordo sugli scambi commerciali e sulla cooperazione
L’accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione U.E.-U.K. si fonda su tre pilastri: un accordo di libero scambio, una partnership per la sicurezza dei cittadini e un accordo trasversale sulla governance.
L’accordo di libero scambio rappresenta la parte più sostanziosa dell’accordo tra l’U.E. e il Regno Unito. I settori coinvolti, oltre ai beni e ai servizi, sono gli investimenti transnazionali, la competizione, i trasporti, l’energia, la pesca e la protezione dei dati privati dei cittadini. L’accordo prevede l’assenza totale di dazi e limitazioni allo scambio commerciale. Inoltre, la cooperazione si basa su principi e obiettivi comuni. I principi sono la protezione dell’ambiente, la lotta contro il cambiamento climatico e il rispetto massimo dei diritti sociali dei lavoratori.
La partnership per la sicurezza dei cittadini europei e britannici riguarda la cooperazione tra le autorità giudiziarie e la polizia degli stati membri dell’Unione e del Regno Unito. Nell’accordo si menziona in particolare il rafforzamento della cooperazione nella lotta al crimine transnazionale e il terrorismo.
Infine, l’accordo sulla governance serve per garantire alle aziende, ai consumatori e ai cittadini il massimo rispetto degli accordi. Per farlo, l’Unione e il Regno Unito hanno stabilito le procedure e le ritorsioni da poter impiegare in caso di violazione dei termini fissati.
Sviluppi futuri
In seguito all’approvazione da parte del Parlamento, la palla passa al Consiglio. Il Consiglio dovrà ratificare l’accordo e finalmente concludere una delle questioni più insidiose dell’iter della Brexit.