Feudalesimo e Libertà: lo Imperatore riceve lo Termometro Politico
Feudalesimo e Libertà: lo Imperatore riceve lo Termometro Politico
Da un lustro e poco più a questa parte, Feudalesimo e Libertà ha portato un formato totalmente nuovo, fresco e originale, curato fin nei minimi dettagli, sulle bacheche dei naviganti di “MusoLiber” (FaceBook in volgare). Dall’apertura di FeL a oggi, il marchio è diventata una solida, solidissima realtà, espandendo le proprie attività fino ad aprire una “bottega”.
I sodali della Corte di FeL e seguaci “dello Imperatore” sono sempre più numerosi e riforniscono la pagina ufficiale. Ecco a voi, la quarta puntata dello SPECIALE SOCIAL NETWORK, dedicato alle migliori pagine della rete.
Qui le interviste con:
- Fotografie Segnanti;
- Chiamarsi “Fogna” tra amici senza apparenti meriti tennistici;
- Socialisti Gaudenti
L’intervista a Feudalesimo e Libertà
Come e quando nasce l’idea di Feudalesimo e Libertà? Lo Imperatore est una persona reale o è un bot delle terre eurasiatiche per portare scompiglio con idee reazionarie nello stivale?
Feudalesimo e Libertà vede i suoi natali nello dicembre dell’anno duemiladodicesimo intercorso dalla fruttifera incarnazione di Nostro Signore, palesandosi alle genti per mezzo dello popolare istrumento sociale “MusoLiber”.
Lo Imperatore, unica et incontestabile guida dello partito, siede sul suo trono di Aquisgrana, ove attende lo venturo trionfo di FeL, nonché lo suo dominio fra tutti gli uomini giusti. Ello è naturalmente persona reale, in carne et ossa, con una piccola spruzzata di santità.
Quando avete realizzato che Feudalesimo e Libertà avrebbe potuto avere un seguito importante in “MusoLiber”?
Quando si fonda un partito che coniuga i nobili valori del feudalesimo con quelli imprescindibili della libertà, l’acclamazione delle genti è cosa da attendersi con più certezza della nocte che giunge dopo il calar del sole.
Quali sono stati i momenti della svolta verso la cima delle più importanti pagine di MusoLiber in italiano (o in volgare, como vossia preferite)?
A dir lo vero, fin dai primi giorni che FeL fu visibile all’occhio dei mortali, suscitò il giubilio dell’interrete. Gratiae al passaparola tra studiosi universitari – ambiente da cui noi giungiamo benché nostalgici di quand’eravam analfabeti – la pagina crebbe rapidamente e già agli albori dello anno MMXIII, ella potea vantar numeri importanti.
Raccogliendo ampio consenso tra un elettorato oramai esausto di andar a votare turandosi lo nare, divenir da minuto manipolo a rumorosa folla è stata infatti cosa lesta!
Quanto importa e apportano i sodali di Feudalesimo e Libertà?
Come ogni solida realtà, Feudalesimo e Libertà sarebbe poca cosa senza la sua magna comunità, una folta schiera di sodali che ci scrivono quotidianamente ispirando nuovi editti o consiliando allo Imperatore le proxime mosse per assorgere allo potere.
Financo nello linguaggio, l’apporto dato dai nostri sodali, che giungon dalle più disparate lande italiche coi lor relativi vernacoli, est fondamentale et foriero di magna ricchezza!
L’homo de Feudalismo e Libertà “s’è reso conto di quanto dannoso sia lo suffragio dato alle misere genti”
Qual potrebbe essere l’internauta medio et elettore – sì solo tenesse diritto al voto – di Feudalesimo e Libertà?
Beninteso che FeL non si vota ma si acclama, et fingendo di creder nell’eresia che l’homo abbia diritto di voto, ci sentiam di dicere che l’homo che voterebbe FeL est l’homo che non vòle votare più, ovvero l’homo che s’è reso conto di quanto dannoso sia lo suffragio dato alle misere genti. Decenni di malgoverno cosiddetto “democratico” sunt la prova di quanto l’Italia et l’Europa abbisognino di savie et nobili menti che provvedano all’amministrazione delle leggi et delle finanze.
La vostra Corte tiene un linguista et experto latinista, dedito alle nobili arti della lettura y della trascrittura?
Lo Imperatore, superiore alla grammatica, giammai sprecherebbe li suoi zecchini su parolai et arruffa-favelle! Perché la Sua parola sia espresse come Iddio comanda, basta che colui che la reca sia buono di cuore et mondato da ogne eresia modernista.
In un duello per singolar tenzone tra lo novello Luigi Di Maio et el experto Matteo da Pontassieve, chi la spunterebbe?
Tal quaesito est pari allo domandarci chi puote trionfar in una lotta tra gallinacei in una bisca dei bassifondi.
Ignoriamo chi puossa tra i due capponi trionfar nella tenzone ma, come si conviene all’analogo scontro tra bestie, che vinca l’uno o l’altro poco importa: ambedue finiran nello banchetto dello Imperatore Nostro.
Feudalesimo e Libertà ha decretato varie sentenze a favore dell’integrazione delli saraceni. Che opinano al rispetto?
Contro demagogie e populismi di ogni parte, Feudalesimo e Libertà, habet la solutio per l’annosa questione del rapporto coi pagani.
Per quanto concerne coloro che jungon quivi in cerca di fortuna, disponiamo d’un lungimirante programma di aiuto in loro domus, che conquisteremo et feudalizzeremo acciocché anco i mori et li saraceni possan apprezzare le virtute della economia cortense et della servitù della gleba.
Insomma, ausiliamoli a casa loro facendo nostra casa loro! Come alli vetusti tempori.
Feudalesimo e Libertà: “meglio il conte che vota, che il voto che conta”
Feudalesimo e Libertà già è un marchio como la croce costantiniana, lo albero de ulivo e lo carroccio nordico? I sodali han chiamato lo Imperatore a presentarsi a elezioni democratiche?
Come prima narrato, lo giuoco democratico non si presta allo nostro messaggio politico.
Allo suffragio, ove è il voto che conta, preferiam lo dispotismo, ove è il conte che vota.
Multi son li sodali ingenui che inveco credon che Egli porrà lo suo nomine et lo suo simbolo in mezzo a tutta quella sozzura che costituiscon li muderni partiti, ma la transizione dalla respubblica allo feudalesimo avverrà come i nostri avi ci insegnano: collo ferro et collo foco. Et collo immensurabile amore dello Nostro Sovrano.
Nel verosimil scenario di un pantano istituzionale, derivato dalla mai doma pugna elettorale, a che rimedio dovrebbe ricorrere lo massimo Presidente della Repubblica Italiana? Che suggerimenti porgereste al suo cospetto?
Lo vegliardo Presidente della Res Publica, maxima auctoritas italica che detien potere di coronar et spodestar goberni, dovrebbe abdicar lo suo potere allo Imperatore sicché lo Regnum Italiae torni ad non abbisognar di parlamenti o concilii di sorta, ma si affidi alle più onorevoli diete imperiali, ove a prender favella non son farabutti et scalda-seggiole, bensì nobiltà et clero.
Il motto di Feudalesimo e Libertà per Termometro Politico
Si lo Termometro Politico avesse un motto, qual sarebbe?
“Quando la febbre della italica politica non accenna ad calare, lo salasso è un imperativo!”
Che ordisce la Corte di FEL per le stagioni che verranno?
Le proxime electioni nazionali s’approssimano. Invitiam li sodali a tener li stocchi affilati et le corde degl’archi tese!
Intervista ideata e realizzata da Alessandro Faggiano. Si ringrazia la gentile attenzione dello Imperatore di FeL e di tutta la Corte sua. Puoi seguire Feudalesimo e Libertà su Facebook (“MusoLiber), Twitter e Instagram.