Libri consigliati: Il buio oltre la siepe di Harper Lee

Pubblicato il 16 Dicembre 2017 alle 07:30 Autore: Megghi Pucciarelli
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Libri consigliati: Il buio oltre la siepe di Harper Lee

“Il buio oltre la siepe” è un classico della letteratura mondiale, pubblicato dalla scrittrice statunitense Harper Lee nel 1960. Il successo fu immediato, infatti nel 1961 il libro vinse il Premio Pulitzer per la narrativa.

“Il buio oltre la siepe” è fondamentalmente una storia di razzismo, negli Stati Uniti degli anni Trenta. Ma è anche la storia di un avvocato, Atticus Finch, che si batte per gli innocenti contro l’opinione comune e che insegna ai suoi figli Scout e Jem come vivere in modo onesto e sincero; è anche la storia di Boo Radley, il misterioso e spaventoso vicino dei Finch; è il ritratto di un’America benpensante e dominata dai pregiudizi, ben lontana dai discorsi sull’uguaglianza di Martin Luther King.

Dal libro è stato tratto anche un film nel 1962 -pluripremiato agli Oscar- diretto da Robert Mulligan con l’attore Gregory Peck nei panni di Atticus.

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Il titolo originale è “To kill a Mockingbird”: esso allude all’ignobile gesto di uccidere un innocente senza alcun motivo. Nel romanzo infatti si legge: “Gli usignoli non fanno niente di speciale, ma fa piacere sentirli cinguettare. Non mangiano le sementi nei giardini, non fanno il nido nelle madie, non fanno proprio niente, cinguettano soltanto. Per questo è peccato uccidere un usignolo.”

Il titolo in italiano, invece, è una metafora della paura di ciò che non conosciamo e il pregiudizio che da questa deriva: la siepe è ciò che ci circonda e ci protegge, ciò che ci è familiare. Oltre alla siepe c’è il buio, l’ignoto.

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La storia è narrata dal punto di vista di Scout, con l’ingenuità che è tipica di una bambina. Siamo negli Stati Uniti del Sud, anni Trenta. Nella piccola cittadina di Maycomb, Scout e suo fratello Jem vivono con il padre, l’avvocato Atticus Finch. Il loro passatempo preferito è fantasticare sul vicino di casa Boo Radley, che non esce mai di casa: i bambini hanno una paura irrazionale di questo misterioso uomo, che immaginano come un mostro.

A Maycomb sono frequenti i soprusi contro i cittadini di colore. La tranquillità del piccolo paese è sconvolta da una violenza carnale nei confronti di una donna bianca, della quale è accusato ingiustamente Tom Robinson, un giovane di colore. Atticus si affida la difesa di Tom, anche se sa che i pregiudizi che dominano la gente di Maycomb lo ostacoleranno. Egli sa che il vero coraggio non è rappresentato da un uomo con il fucile ma “Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare sino in fondo, qualsiasi cosa succeda.” 

I protagonisti, con la loro autenticità di bambini, capiscono l’ipocrisia che c’è dietro il razzismo, e alla fine scopriranno che anche l’ignoto che sta oltre la loro siepe cela qualcosa di buono.

Megghi Pucciarelli

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