Pensioni notizie oggi: Ape social, volontaria e precoci, altri 5 mesi dal 2019
Pensioni notizie oggi: Ape social, volontaria e precoci, altri 5 mesi dal 2019
In questi giorni i pensionati stanno per ricevere la prima rata di Ape social, ma con l’incremento dell’età pensionabile nel 2019 le cose cambieranno. Infatti il meccanismo che lega aspettativa di vita ed età di pensione ha sancito uno scatto in avanti. La modifica vale anche per chi farà domanda di pensionamento anticipato, oltre alle pensioni di vecchiaia. Come noto dopo lunghe trattative con i sindacati il Governo ha accettato di esentare 15 categorie di lavoratori; inoltre è in rampa di lancio il fondo comune per l’anticipo pensionistico.
Pensioni notizie oggi: requisiti Ape e precoci in salita
A partire dal 1 gennaio 2019 l’età anagrafica utile al conseguimento l’Ape social salirà a 63 anni e 5 mesi. Saranno richiesti 63 anni e 7 mesi per l’anticipo di mercato che è ancora fermo. Lo si evince dal decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale giorni scorsi, in cui sono contenute tutte le istruzioni.
Attualmente il requisito è fissato a 63 anni esatti e lo sarà fino alla fine del 2018; mentre per la pensione ordinaria gli uomini sono a 66 anni e 7 mesi. Anche i lavoratori precoci con almeno 12 mesi di contribuzione prime dei 19 anni sono inclusi; in questo caso si passerà a 41 anni e 5 mesi.
Pensioni notizie oggi: Ape social e volontaria, gli esentati
Sono esentati dall’aumento dei 5 mesi i lavoratori che maturano i requisiti utili alla domanda di pensione prima del 31 dicembre 2018. Insieme a questi ci sono poi le 15 categorie di gravosi per le quali i sindacati e l’esecutivo hanno a lungo trattato. Proprio la Cgil ha recentemente espresso il parere che la scelta migliore sarebbe concedere l’assegno pensionistico con 30 anni di contribuzione a determinate categorie. Al momento l’ipotesi è destinata a rimanere tale dato che non ci sono fondi freschi.
Pensioni notizie oggi: fondo per anticipo pensionistico
Per favorire la proroga dell’Ape sociale e renderla stabile verrà individuato un fondo dopo che la commissione delegata a Montecitorio ha dato il via libera. Si punta così a riutilizzare circa 500 milioni di euro stanziati, ma mai spesi. La discrepanza è stata fatta notare più volte da Domenico Proietti dell’Uil e nel complesso i sindacati si dicono soddisfatti delle misure adoperate.