I pronostici del mondiale? tutti sbagliati!
Quello del 2014 è sicuramente un Mondiale strano: grandi squadre mandate a casa con facilità estrema, giocatori di nazionali minori che si scoprono essere grandi talenti, arbitri che non sanno nemmeno com’è fatto un campo di calcio. In tutte queste stranezze non potevano mancare anche i pronostici di allenatori, giocatori, tifosi famosi e chi più ne ha più ne metta. Fino a questo momento solo una cosa accomuna tutti questi vaticini ossia il fatto che sono stati tutti sbagliati.
Il primo sorprendente pronostico arriva, udite udite, dalla Goldman Sachs. Il colosso di Wallstreet ha sguinzagliato i suoi migliori cervelli per calcolare in percentuale quale sarebbe stata la squadra che matematicamente avrebbe alzato la coppa. Secondo la banca d’affari americana il Brasile avrebbe avuto il 48,5% di possibilità contro il 14,1% dell’Argentina ( seconda classificata) e l’11,4% della Germania ( terza sul podio). Goldman Sachs non ha sparato numeri a caso, ma si è affidata ad un complessissimo modello statistico che ha analizzato 14 mila partita internazionali dal 1960 fino ad oggi. Responso finale: Brasile batte Argentina in finale per 3 a 1.
Ora, nessun cervellone avrebbe immaginato che la squadra con l’11,4% di possibilità di alzare la coppa potesse rifilare 7 gol a quella che ne aveva 48,5%, però è successo. Fonti certe affermano che in questi giorni, alla sede centrale della Goldman Sachs si stia usando lo stesso modello analitico per analizzare 14 mila tipi di ottime scuse al fine di trovarne una che possa salvare la faccia e la credibilità della banca. Tutti, a questo punto, dubitano sulla riuscita dell’operazione.
Altro pronostico affidato a complessi algoritmi matematici è quello di Nate Silver, uomo delle previsioni politiche americane, che, fino a oggi, non aveva mai sbagliato. Nate ha affidato il calcolo della nazione vincente dei Mondiali ad un algoritmo di sua invenzione, usato addirittura dalla Espn.
L’algoritmo avrebbe creato 10 mila simulazioni e il risultato, manco a dirlo, avrebbe visto il Brasile alzare la coppa. Dicono che il suddetto algoritmo, dopo aver visto la partita, abbia tentato il suicidio, però, senza successo.
Il terzo e sbagliatissimo pronostico se lo aggiudica la rockstar dei Rolling Stones, Mick Jagger. Infatti l’anziano cantante avrebbe detto, durante un concerto al Circo Massimo a Roma, che l’Italia avrebbe vinto i Mondiali.
Ora nessuno sa se a fargli pronunciare questo vaticinio sia stata la demenza senile oppure qualche nuovo tipo di droga provato da Jagger però l’ha detto.
Anche i tifosi italiani si sono lanciati in assennati pronostici: per il 61% dei tifosi l’Italia sarebbe arrivata in finale per poi alzare la coppa. Ora l’Asl userà queste statistiche per capire quanti pazzi effettivamente ci sono in Italia: per ora il 61%. Un altro celebre personaggio che non aveva dubbi sulla vittoria del Brasile era lo special one Mourinho. “Alla finale vincerà il Brasile”. “Brasile-Germania sarà una brutta partita ma vincerà il Brasile pur giocando peggio”. “Il brasile, a dispetto della Germania, basa la sua qualità sulla fase difensiva”.
Mourinho aveva il 33,3% di azzeccarne almeno una, ma così non è stato. Ai giornalisti che gli hanno chiesto il perché di tre pronostici sbagliati lo special one ha risposto:” No è problema mio”. Dopo tutti questi sbagli di calcolo sorge una domanda: “Che fine ha fatto il buon vecchio polipo Paul che ci prendeva più di Mourinho, della Goldman Sachs e di tutta la matematica messa assieme?”.
Almeno se avesse sbagliato si sarebbe sempre potuto dire: “E va bhe dai, è solo un polipo, che pretendete?”.