Mose, Rabino (Scelta Civica) “Su Galan no ‘fumus persecutionis’, proporrò suo arresto”
Mariano Rabino, relatore del parere sul caso Galan nella Giunta per le autorizzazioni alla Camera, proporrà “l’autorizzazione all’arresto. Umanamente mi dispiace e sento il peso e la gravità del ruolo, di Galan mi piace il modo appassionato e fuori dagli schemi di fare politica, ma la mia valutazione è politica, non etica o giudiziaria: in questo caso ritengo non ci sia ‘fumus persecutionis‘”. Ad annunciarlo è lo stesso Mariano Rabino con una intervista a La Stampa: “L’inchiesta è credibile” dice il deputato di Scelta Civica, che – leggendo le “migliaia di pagine degli atti” – non ha mai avuto “dubbi sul fatto che non ci sia fumus. A volte – spiega – ho avuto qualche dubbio su alcuni addebiti che gli vengono mossi, ma non spetta a noi decidere se un deputato è colpevole o innocente: noi dobbiamo solo valutare se c’è un’ostilità dei magistrati nella richiesta d’arresto”.
Detto questo, Rabino spera che Galan “possa far emergere la sua innocenza” e aggiunge, “non ho problemi a dire che in Italia si fa spesso un uso improprio, anzi un abuso, della carcerazione preventiva”. Nessun condizionamento dal clima di lotta anti ‘casta’, assicura: “Non credo lo si possa dire a me: a maggio, io votai contro l’arresto di Genovese, perché secondo me in quel caso c’era fumus. Ma credo che vada rivista l’autorizzazione a procedere: bisognerebbe togliere l’immunità, e lasciare solo l’insindacabilità per le opinioni e i voti espressi» e «ci vorrebbe un Daspo che allontani dalle commesse pubbliche i politici corrotti, ma anche chi sbaglia nella società civile”.