Rinnovo contratto statali: aumento di 85 euro, firma entro fine settimana

Licenziamento dipendenti pubblici e privati: cosa fare? Rinnovo contratto statali: aumento, firma in settimana?

Rinnovo contratto statali: aumento di 85 euro, firma entro fine settimana.

Finalmente ci siamo: sta per iniziare una settimana decisiva sul fronte rinnovo contratto statali e scuola. Nei prossimi giorni si dovrebbe conoscere l’esito definitivo delle trattative tra Aran e sindacati sugli ultimi cavilli del nuovo contratto. Si partirà dai dipendenti statali delle funzioni centrali, con un contratto che poi dovrebbe fare da apripista anche agli altri comparti, come sanità e scuola. In base a quanto anticipa l’Ansa, saranno diversi gli elementi al centro della discussione. Per ora sono solo alcune indicazioni, ma il dibattito principale dovrebbe vertere su questi temi, tra cui l’atteso aumento medio di 85 euro lordi mensili.

Rinnovo contratto statali e scuola: trattative al via

Dovrebbe esserci mercoledì in mattinata l’atteso incontro tra Aran e sindacati per ridare via alle trattative. L’aumento medio di 85 euro lordi sembra essere mantenuto, nonostante alcuni nodi ancora da sciogliere, soprattutto per quanto riguarda il comparto scuola. Come riporta l’Ansa, “un meccanismo complicato assicurerà” l’aumento per i 247 mila dipendenti statali delle funzioni centrali. Tuttavia, con il rialzo in percentuale stabilito in Manovra (+3,48%), chi guadagna di più avrebbe maggiori aumenti. Quindi, è allo studio un’ipotesi di soluzione che consenta scatti e aumenti distribuiti più in maniera omogenea.

Da qui si parlerà anche del bonus produttività, la cui distribuzione sarà effettuata in maniera differente. Più sul singolo dipendente, piuttosto che sull’intero ufficio. Sarà dunque un premio al merito del singolo lavoratore e ricadrà anche al gruppo di lavoro di cui fa parte, ma con una proporzione più equa dipendente dalle performance dei singoli.

Rinnovo contratto statali: l’aspetto normativo

I sindacati entreranno più nel vivo delle trattative, discutendo con le amministrazioni sui principali temi inerenti il lavoro. A tal proposito, si metterà un limite alla precarietà e, in particolar modo, alla durata dei contratti a tempo determinato. 36 mesi, ovvero 3 anni, ma non di più, a patto che non vi siano cause eccezionali che possano permettere una proroga di altri 12 mesi. Nel settore statale, comunque, i dipendenti con contratto a termine non potranno superare il 20% del totale.

Novità anche sotto l’aspetto normativo, come ribadito più volte nelle scorse settimane. La guerra del Governo ai furbetti del weekend e agli strateghi delle assenze è appena cominciata. Stretta su chi si assenta in via ingiustificata a ridosso dei weekend e delle festività; la pena va dalla sospensione al licenziamento. Stesse pene per chi commette molestie sessuali a lavoro e risulta recidivo, o per chi tenta di corrompere o essere corrotto facendo o accettando regali del valore superiore a 150 euro.

Rinnovo contratto statali: tutte le altre novità

Altri punti focali sul rinnovo contratto statali e che saranno discussi in trattativa? Oltre alle componenti che fanno più rumore (economica e normativa), altri aspetti non meno importanti figurano tra le novità del nuovo contratto. Tra questi un passaggio al part-time più semplice, una maggiore flessibilità negli orari comprensiva di “fasce di tolleranza” sia in entrata sia in uscita. Infine, si parlerà anche di telelavoro, ovvero del lavoro da remoto da casa, che in questi ultimi anni si sta evolvendo con norme disciplinari ben precise.

Cambia anche la tempistica dei permessi per la Legge 104. Si introduce in tal senso una programmazione mensile, mentre per permessi straordinari, questi si potranno comunicare anche 24 ore prima, ma non oltre, previo documentato bisogno. Chi sta affrontando terapie salva-vita, potrà godere di maggiori assenze causate dagli effetti collaterali delle stesse.

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