Sondaggi politici Demos&Pi: la percezione della mafia nel Nord Est
La mafia in Veneto esiste o non esiste? Per il procuratore capo Bruno Cherchi che guida la Direzione distrettuale antimafia, la risposta è sì. E lo ha confermato anche in un’intervista al Corriere della Sera. “Qui la mafia non è certo quella dell’immaginario collettivo, con la coppola e la lupara. E non è neppure più soltanto quella che gestisce il traffico e lo spaccio della droga. Siamo in una fase in cui i mafiosi vedono questa regione, con le sue industrie e le attività economiche, come un luogo in cui investire il denaro sporco, riciclandolo, in modo da ottenere capitali “puliti”. Come una grande lavatrice, appunto”.
Ma i veneti ne sono consapevoli? Leggendo i dati dell’indagine condotta da Demos & Pi per Il Gazzettino e svoltasi tra il 13 e il 20 novembre, sembrerebbe di no. Certo la percentuale di chi pensa che la presenza della criminalità organizzata sia molto diffusa nella regione, è cresciuta nell’ultimo anno di sette punti. Ma la percentuale di chi crede nell’assenza della mafia è ancora molto alta (69%).
Sondaggi politici, mafia fenomeno sottovalutato?
Il rischio è che il fenomeno venga sottovalutato. Ma su questo punto Cherchi è fiducioso. “In passato il fenomeno mafioso in Veneto è stato certamente sottovalutato dallo Stato, probabilmente proprio perché non generava problemi di ordine pubblico come accade al Sud. E il cosiddetto “confino” ha generato molti più problemi di quanti ne poteva risolvere. Ma finalmente oggi tutte le istituzioni dimostrano di aver preso piena coscienza di ciò che sosteneva Giovanni Falcone: la criminalità organizzata esiste ovunque ci siano soldi. Per questo il Veneto rischia di essere un territorio strategico per i malavitosi, e il nostro compito è di estirpare il male prima che si radichi”.
Sondaggi politici Demos&Pi: nota metodologica
L’Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 13-20 novembre 2017 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI e CAWI da Demetra. Il campione, di 1086 persone (rifiuti/sostituzioni: 5927), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d’età (margine massimo di errore 2.97% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l’analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione dell’indagine CATI-CAMI-CAWI. L’Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.