Elezioni politiche 2018: nuovo partito ‘Noi con l’Italia’ con il centrodestra
Elezioni politiche 2018: nuovo partito ‘Noi con l’Italia’ con il centrodestra
Un nuovo partito correrà alle prossime elezioni politiche. E sarà la – cosiddetta – quarta gamba del centrodestra: “Noi con l’Italia”. Questo il nome, semplice e coerente con la parte politica che rappresenta, della nuova formazione che correrà il prossimo marzo insieme a Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.
Elezioni politiche, Costa: “Proposta politica nuova”
“Noi con l’Italia” è stato presentato ieri a Roma dall’ex ministro Enrico Costa (Liberali), mentre alla guida del partito ci sarà Raffaele Fitto (Direzione Italia). Come vicepresidente invece è stato scelto Saverio Romano (Popolari e autonomisti), e come coordinatore Maurizio Lupi (Alternativa popolare); non mancano poi, come fondatori, l’ex sindaco di Verona Flavio Tosi per Fare! ed Enrico Zanetti di Scelta Civica. Ci sono tutti quelli che dovevano esserci, insomma.
Il nuovo partito – formato sostanzialmente da ex membri del Pdl che avevano abbandonato il Cav per appoggiare il governo Renzi – rappresenta un progetto politico che vuole riunire le formazioni di centrodestra centriste e moderate. Proprio come voleva Silvio Berlusconi, andando a “stemperare” la coalizione dove sono presenti partiti più “radicali” come la Lega. Per quanto riguarda il simbolo, è molto semplice e diretto: uno sfondo blu, un tricolore, una scritta con il nome del partito.
“Oggi nasce una proposta politica nuova, frutto di grande senso di responsabilità – ha spiegato Costa – frutto della decisione di molti amici di fare un passo indietro per aderire alla nuova formazione e di mettere da parte il proprio simbolo anche se avrebbero la forza politica di rappresentare la propria specificità”. Ma “la frammentazione sarebbe l’opposto di ciò che ci chiedono i cittadini che domandano un centrodestra aperto ed inclusivo” ha poi continuato Costa, precisando che uno degli obiettivi è quello di dare “ulteriore bilanciamento al centrodestra”.
Fitto “Grazie a noi il centrodestra può raggiungere il 40%”
Presenti all’atto di nascita di “Noi con l’Italia”, ed in prima fila, anche il senatore di Ap Roberto Formigoni, Cosimo Latronico (Direzione Italia), Giuseppe Galati (Sc-Ala) e Daniele Capezzone (Direzione Italia) – quest’ultimo collocato qualche fila indietro.
“Una formazione politica di Centro per un progetto inclusivo, radicata nel territorio”, così l’ha descritta il suo vicepresidente Romano. Ma soprattutto, “alternativa ai populismi e agli estremismi, che crede in una Europa unita e solidale”. Fitto è convinto che l’obiettivo del 40% per il centrodestra alle prossime urne sia così quanto mai vicino; “Grazie a noi il centrodestra può raggiungere quel 40% necessario a governare”, ha infatti dichiarato durante la presentazione.
Noi con l’Italia, i grandi assenti
A non aver aderito al nuovo progetto politico ci sono l’ex ministro Gaetano Quagliariello (Idea), quello attuale Beatrice Lorenzin (Ap), l’ex candidato sindaco di Milano Stefano Parisi (Energie per l’Italia) , Lorenzo Cesa (Udc) e Clemente Mastella (Udeur).
Tutti questi hanno deciso di rimanere con le loro attuali formazioni, continuando quindi a correre autonomamente. Comunque la porta del nuovo partito di Fitto sembra, almeno al momento, rimanere aperta; “il dialogo è ancora aperto con tutti” ha infatti detto Enrico Costa, poco prima che arrivasse una nota stampa di Quagliariello. Secondo lui “Serviva patto federativo, non si cancellano le differenze su referendum e unioni civili”. “Non è possibile pensare di superare nel volgere di una notte le differenze che vi sono state negli ultimi due anni. Legittimamente – ha continuato Quagliariello – è stata scelta un’altra via che non può essere la nostra, pena perdere credibilità e contraddire quella identità che abbiamo voluto rimarcare nella denominazione del nostro movimento. Agli amici che oggi inaugurano il loro percorso partitico che, comunque, mira a rafforzare il centrodestra vanno i nostri migliori auguri”, ha poi concluso la nota dell’ex ministro.