Sondaggi politici, euro visto con favore dal 59% degli italiani, ma è il dato più basso nell’eurozona
Sondaggi politici, euro visto con favore dal 59% degli italiani, ma è il dato più basso nell’eurozona
Due volte all’anno l’Eurobarometro, l’istituto di sondaggi della Commissione Europea, volge un’indagine sul livello di fiducia degli europei nelle istituzioni comunitarie. O comunque sull’opinione dei cittadini sulla situazione economica e sulle politiche europee.
Nell’edizione di quest’autunno vi sono segni generali di miglioramento del sentiment. Quasi tutti i cittadini europei, e gli italiani tra questi, rivelano di avere una opinione migliore delle istituzioni, e sentono una certa ripresa dell’economia.
Tuttavia si conferma come siano gli italiani coloro che tra tutti hanno una opinione peggiore, assieme ai greci, siano più pessimisti, anche se meno del passato, e meno fiduciosi.
In particolare una delle domande più importanti verte sull’euro, ovvero sul fatto di essere a favore o contro di una unione monetaria con una moneta unica, l’euro.
E qui gli italiani sono coloro che danno l’assenso più basso alla divisa europea all’interno dell’area euro.
Sondaggi politici, gli sloveni, gli irlandesi, gli estoni i più favorevoli all’euro
Sono gli sloveni, con l’85% i più favorevoli all’euro in Europa. Dopo vengono gli irlandesi e gli estoni con l’84%.
In media a livello europeo il gradimento è del 61%, mentre il 33% è contrario alla moneta unica e il 6% è indeciso.
Il dato interessante è che vi sono Paesi, Romania e Ungheria, in cui non è l’euro moneta corrente, eppure i suoi cittadini sarebbero a favore dell’adozione, con il 57%. Quasi raggiungono il livello dell’Italia, che invece fa parte dell’eurozona, ma in cui solo il 59% è ancora a favore della moneta unica. IL 30% nel nostro Paese è contrario, meno che in Grecia o che nella media europea, ma solo perchè abbiamo il record di indecisi, 11%.
Gli unici altri Paesi in cui l’euro gode di un gradimento inferiore sono quelli in cui ancora non è arrivato, la Bulgaria, la Polonia la Danimarca, il Regno Unito, la Svezia, la Repubblica Ceca. In quest’ultima solo il 22% sarebbe per una sua adozione. E questo è in netto contrasto con il gradimento dell’80% nella vicina Slovacchia. Sopra l’80% la moneta è anche in Belgio, Germania, Spagna.
Le percentuali calano andando in Grecia, con un buon 66% comunque, o a Cipro, con il 67%. In Francia si raggiunge il 71%.
Nel complesso l’euro ha ancora lunga vita, ma i non nuovi campanelli d’allarme sul disagio italiano rimangono forti