Legge di bilancio 2018: tutte le novità e gli emendamenti approvati
Legge di Bilancio 2018: tutte le novità e gli emendamenti approvati
Dopo la lunga maratona notturna in commissione Bilancio, la manovra 2018 arriva finalmente alla Camera. Tante le novità contenute nel provvedimento. Stabilizzazioni, bonus bebè, web tax, assunzioni e una serie di micronorme. Sono solo alcuni delle novità per i prossimi tre anni.
Legge di Bilancio 2018: tempi stretti
La legge di Bilancio 2018 è stata già pesantemente maneggiata al Senato e, dopo una nuova modifica in commissione, torna alla Camera per una nuova discussione. Tempi strettissimi; il governo potrebbe porre la fiducia e, nella migliori delle ipotesi, il provvedimento dovrebbe arrivare al Senato entro sabato 23 dicembre. Intanto, al termine della discussione generale nell’Aula della Camera, il relatore Francesco Boccia ha chiesto un nuovo rinvio “al fine di consentire un rapido riesame di alcune disposizioni che presentano problemi dal punto di vista finanziario anche alla luce dei rilievi fatti dal Mef per garantire la piena tenuta dal testo”. La discussione in aula dovrebbe riprendere nel tardo pomeriggio di oggi.
Legge di Bilancio 2018: una manovra da 5,5 miliardi
La manovra definitiva vale 5,5 miliardi. “Il lavoro in commissione Bilancio sulla manovra – ha ribadito Boccia all’apertura della discussione generale – è stato lungo, complesso, articolato e non semplice e le norme che la legge ora contiene consentono al Paese di guardare avanti con ottimismo”.
Legge di Bilancio 2018: i provvedimenti
Tante le novità per il prossimo triennio. L’imposta sulle transazioni digitali – la cosiddetta web tax – passa dal 6%, così come fissato al Senato, al 3%. Rinnovato il bonus bebè, ma solo per un anno. La misura dunque varrà per tutti i nati (o adottati) nel 2018 e il provvedimento riguarderà circa 280 mila famiglie nel 2018; il 50% con Isee non superiore a 7.000 euro e l’altro 50% con Isee compreso tra 7.000 e 25.000 euro. Stanziati 50 milioni per Polizia e Vigili del fuoco per integrare trattamento accessorio e straordinari.
La Rai potrà ricominciare ad assumere, ma con stipendi ridotti e solo dalle graduatorie del concorso del 2015. Viene poi raddoppiata la dote del fondo di ristoro per i risparmiatori danneggiati dei crack delle banche, che passa dal 50 a 100 milioni nel prossimo triennio. Più risorse anche per il trasporto di massa. Dal prossimo anno i treni dovranno garantire il primo soccorso per i passeggeri e devono possedere un kit per le emergenze.