Manovra 2018: 18mila assunzioni nella scuola
Tra le novità della Legge di Bilancio 2018 sono previste circa 20mila stabilizzazioni nella scuola, nelle accademie e nei conservatori. Nella versione di ottobre, poi pesantemente rivista dal Senato e dalla Commisione Bilancio presieduta da Francesco Boccia, erano previste 12mila assunzioni tra università, tribunali e forze dell’ordine. Il testo uscito dalla commissione dedica al rinnovo contrattuale degli statali una parte importante delle risorse economiche stanziate.
Manovra 2018: 200 milioni in tre anni
Per il 2018 sono previsti 50 milioni per la stabilizzazione dei precari della scuola e altri 150 verranno verranno stanziati per il biennio successivo. Si tratta di 18mila persone, tra insegnati e Personale Ata. Intanto, non sono chiari i tempi del nuovo concorso-abilitante, previsto per la primavera del prossimo anno, introdotto dalla Buona Scuola. La prossima primavera, però, coincide con le elezioni nazionali ed è verosimile un suo slittamento. Inoltre, le università si sono attivate in ritardo per permettere l’acquisizione del 24 crediti in “Teoria della didattica”, “Antropologia” e “Psicologia della formazione”. Quest’ultimo criterio, necessario per accedere al concorso, è stato introdotto la scorsa estate con una legge delega; nel caso in cui le università non dovessero rispettare i termini previsti è molto probabile che il Ministero venga sepolto dai ricorsi delle persone rimaste escluse.
Manovra 2018: soddisfatta la ministra Fedeli
Soddisfatta la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. “Le novità inserite nella Legge Di Bilancio alla Camera – scrive la Fedeli sul suo profilo Twitter – sono un altro importante tassello; un segnale significativo per i nostri settori, per tutta la filiera della conoscenza. L’investimento che stiamo facendo riguarda il futuro delle nuove generazioni; dell’intero sistema Paese. La misura – spiega Fedeli – mette al centro la continuità didattica. Abbiamo avviato l’operazione di riduzione delle cattedre coperte a tempo determinato che ci ha consentito di diminuire significativamente le supplenze lunghe”.
Manovra 2018: buone notizie per i docenti universitari
Buone notizie sotto l’albero per i 35-40mila professori universitari. La manovra, infatti, conferma a partire dal 2020 l’avvio degli scatti biennali al posto di quelli triennali. Inoltre, l’aumento in busta paga riguarderà tutti i docenti e non solo una parte in base ai “criteri preliminari”. Infine, per compensare il blocco degli stipendi tra il 2011 e 2015, è prevista una una tantum di circa 2.500 euro divisa in due rate.