Misure straordinarie: trama, cast e recensione. Con Harrison Ford
Misure straordinarie: trama, cast e recensione. Con Harrison Ford
“Misure straordinarie” è il film che stasera 21 dicembre ci propone Rai 3, in prima serata. Il film drammatico diretto da Tom Vaughan (già regista di “Notte brava a Las Vegas”) nel 2010 è interpretato da Harrison Ford (“Indiana Jones”) e Brendan Fraser (“La mummia”). “Misure straordinarie” è tratto da una storia vera, con alcune differenze per ottenere un adattamento cinematografico di impatto. Di seguito, la trama e il cast nei dettagli.
Misure straordinarie, trama e cast
John Crowley (Brendan Fraser) è un uomo di origini modeste ma che sta vedendo la sua carriera crescere in fretta, anche grazie al supporto della moglie Aileen (Keri Russel). John però decide di lasciare il lavoro quando ai suoi due figli Megan (Meredith Droeger) e Patrick (Diego Velazquez) viene diagnosticata una malattia rara ed incurabile: la malattia di Pompe, che colpisce nervi e muscolatura a causa di un difetto nel metabolismo del glicogeno.
I due genitori si impegnano anima e corpo nella ricerca di una cura per i bambini, arrivando al Dott. Robert Stonehill (Harrison Ford); un glicobiologo poco ortodosso con il quale John riuscirà a creare una piccola azienda farmaceutica. I due, per cause diverse, continuano gli studi sulla malattia di Pompe con ostinazione e stima reciproca; ma attirando l’attenzione delle grandi case farmaceutiche e del sistema sanitario che li vedono come una minaccia.
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Misure strarordinarie, recensione
Una curiosità: in occasione dell’uscita di “Misure straordinarie” in Italia, la Telethon ha organizzato delle anteprime del film a Torino, Roma e Milano per sensibilizzare il pubblico sulla malattia di Pompe.
Il film cerca di empatizzare il pubblico, di metterlo nei panni di coloro che hanno dovuto affrontare questa malattia rara cercando nel contempo di mandare un messaggio sociale e politico. Enfatizzato è quindi il tratto emozionale della trama, svalutando però ampiamente la vicenda che è poco narrativizzata.
Megghi Pucciarelli