Libri consigliati: “Il nome della rosa” di Umberto Eco
Umberto Eco, semiologo e scrittore italiano di fama mondiale, è scomparso di recente –nel 2016 – dopo aver segnato la saggistica e la letteratura italiana con le sue straordinarie opere. Il suo primo romanzo è il famosissimo giallo storico “Il nome della rosa”, pubblicato da Bompiani nel 1980 e diventato subito un classico; con il quale vinse inoltre il Premio Strega nel 1981. Il romanzo alterna narrazione e fatti storici realmente accaduti nel Medioevo, precisamente sul finire del 1327 con il papato durante il suo periodo oscuro della cattività avignonese e i movimenti eretici.
Dal libro è tratto il film omonimo di Jean-Jacques Annaud, nel quale recitano Sean Connery; Christian Slater e Ron Perlman.
Libri consigliati: Il nome della rosa di Umberto Eco, la trama
Attraverso l’espediente letterario del manoscritto ritrovato -usato anche da Manzoni per i suoi “Promessi sposi”- un anziano monaco, Adso da Melk, racconta i fatti avvenuti in una abbazia benedettina in Italia nel periodo del suo noviziato. Suo compagno e maestro era il monaco francescano Guglielmo da Baskerville, un uomo saggio e molto intelligente: affascinato dalla scienza, grazie alle sue deduzioni riuscirà a rivelare il mistero che sta avvenendo nel monastero. Infatti, Guglielmo e il suo aiutante Adso si troveranno alle prese con strani omicidi, che si riveleranno collegati alla misteriosa ed enorme biblioteca del monastero; il cui accesso è consentito a pochi.
Intanto l’abbazia si prepara ad essere teatro di un importante incontro: quello tra i francescani, sostenitori dell’imperatore Ludovico; e i delegati del papa, che in quel periodo storico detto “cattività avignonese” si trovava appunto ad Avignone. Guglielmo da Baskerville dovrà coprire l’incarico di mediatore tra le due parti, e nel frattempo verrà a galla anche il passato oscuro del monaco.
Libri consigliati: Il nome della rosa di Umberto Eco, recensione
Nella lotta storica tra Papato e Impero si inseriscono le vicende di personaggi reali o fantastici, tra citazioni dalla letteratura classica e approfondite digressioni storiche. Le indagini di Adso e Guglielmo si svolgono basandosi sul metodo induttivo; sulla scienza e sull’erudizione: i loro personaggi sono descritti minuziosamente anche dal punto di vista psicologico. Il modo di parlare erudito di Gugliemo riesce a trasportarci direttamente in quella ambientazione oscura che vuole ricreare Eco. Anche se a tratti il romanzo potrebbe sembrare ridondante (soprattutto nelle digressioni storiche) è un classico della letteratura e coinvolge molto il lettore, soprattutto grazie alla magnifica scrittura di Eco.
Megghi Pucciarelli