Sarà anche stato indicato come futuro leader del centro destra, ma Matteo Salvini rischia comunque di finire al centro di infuocate polemiche nelle prossime ore: ragione di probabili (future) critiche è l’assunzione della compagna alla Regione Lombardia. Attraverso chiamata diretta.
Giulia Martinelli è da giugno membra dello staff dell’assessore al Welfare lombardo, Maria Cristina Cantù. Logico pensare ad un certo conflitto di interessi, essendo guidata la Giunta Regionale da un collega di Salvini, il leghista Roberto Maroni. Lo stipendio annuale della Martinelli si aggirerebbe sui 70.000 euro. Il doppio di quanto percepiva all’Asl come avvocato dell’Azienda Sanitaria Locale lombarda.
Ad attaccare in controluce la Cantù è Dario Violi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, che afferma: “sappiamo che lavora qui, la vediamo da settimane ogni giorno eppure nessuno ha il coraggio di mettere la faccia su questa nomina”. L’eletto pentastellato ha chiesto già da settimane l’elenco degli stipendiati dello staff della Cantù, senza, però, riuscire a cavare un ragno dal buco. “Noi sappiamo che lavora qui – conclude Violi – e appena avremo i dati ufficiali faremo un’interrogazione per chiedere chiarimenti in merito alle assunzioni di amici, parenti”. A prendere le parti di Martinelli è, cavallerescamente, il compagno: Salvini. Questi risponde senza peli sulla lingua quando afferma: “un contratto con la Cantù? E cosa c’è di male? Lavorano insieme da almeno sei anni, prima a Milano poi a Legnano e ora in Regione, quindi”.
Daniele Errera