Bitcoin: quotazione e valore in euro. Aggiornamenti di fine dicembre
Bitcoin: quotazione e valore in euro. Aggiornamenti di fine dicembre.
Il Bitcoin è letteralmente sulle montagne russe, registrando un alto tasso di volatilità durante le feste natalizie. In soli 7 giorni c’è stata un’altalena continua tra un massimo di 16.680 dollari e un minimo di 11.900 dollari. Nel momento in cui stiamo scrivendo quest’articolo, BTC è scambiato a 14.001 dollari (13.043 euro); ma ovviamente le cose potrebbero cambiare per un verso o per l’altro nel giro di pochi minuti. Nel frattempo è prevista per oggi la possibile scissione che doveva esserci un mese fa. Stiamo parlando del protocollo SegWit2X, che dovrebbe velocizzare le transazioni, ma sul quale non tutti sono d’accordo. Chissà se il frutto della nuova scissione seguirà il cammino di Bitcoin Cash, unica criptovaluta derivata da BTC che è riuscita a spuntarla tra le concorrenti.
Bitcoin sulle montagne russe non piace ad alcuni Stati
Le conseguenze della forte volatilità registrata da Bitcoin si ripercuotono anche sull’opinione di alcuni Stati. Che stanno pensando nelle ultime ore di correre ai ripari. All’appello dei Paesi perplessi dall’andamento della criptomoneta, si aggiungono Israele e Corea del Sud. Da Tel Aviv fanno sapere che è possibile una prossima messa al bando della moneta digitale. Bando che finirà solo quando sarà introdotta una precisa regolamentazione. È quanto ha affermato il direttore dell’Autorità per la Sicurezza israeliana Shmouel Hauser, il quale nello stesso intervento ha definito Bitcoin una bolla speculativa.
Recentemente anche la Corea del Sud ha espresso i propri dubbi in merito. Dubbi che raddoppiano la propria forza e influenza su BTC, visto che nel Paese la criptovaluta è molto popolare. Anche qui si sta tentando di introdurre una regolamentazione per evitare perdite elevate vista l’altissima volatilità. Niente più conti anonimi basati su criptomonete, restrizioni sugli exchange locali, proibizione alle banche di far aprire conti virtuali alle piattaforme dove si scambiano i Bitcoin, come riporta Milano Finanza, sono le principali misure degli ultimi giorni. Da qui è inevitabile il conseguente forte calo della criptovaluta.
Bitcoin volatile: cosa succede alle altre criptomonete?
I forti cali di BTC hanno avuto conseguenze dirette anche sulle altre criptomonete. E in particolare su Bitcoin Cash, che ha ceduto la sua posizione a Ripple, ormai giunta sul gradino più basso del podio. Attualmente, il valore di capitalizzazione di mercato di BTC è pari a 245.122.986.075 dollari; Ethereum (anch’esso in perdita) è a 69.865.063.430 dollari, mentre Bitcoin Cash sta registrando cali simili al suo genitore. Il suo valore è al momento pari a 44.898.597.920.
Ad approfittare della situazione è Ripple; la criptovaluta si è ripresa il posto nella top 3 con un valore complessivo di 52.374.161.659 dollari, venendo scambiata a 1,35 dollari. Va detto che Ripple è un progetto decisamente diverso rispetto a Bitcoin, e si basa su una Blockchain sicura, sulla quale molte banche e istituti finanziari hanno già buttato un occhio. Nonostante risenta ancora un po’ dell’andamento di BTC, Ripple al momento conviene più proprio di Bitcoin, anche guardando al futuro.