Sondaggi politici SWG, anche gli elettori di Forza Italia per le larghe intese
La paura è una variabile importante in politica. I politici lo sanno, e la usano. E uno dei timori che va per la maggiore da sempre in Italia è quello dell’ingovernabilità.
E l’ultimo dei sondaggi politici di SWG lo conferma. Gli italiani temono che l’economia risenta della mancanza di una maggioranza certa. La pensa così il 60% degli intervistati. Il 59% pensa che possiamo essere a rischio di attacchi speculativi da parte della finanza internazionale. Come già accaduto in passato.
E possiamo esserne sicuri, la possibilità che non ci sia un governo certo sarà l’argomento principale in campagna elettorale, con relative speculazioni su possibili larghe intese tra i partiti. Vi sarà chi baserà la campagna elettorale su una opposizione a questa ipotesi. Ed altri che invece dovranno smentire sospetti su accordi con avversari.
Ma la realtà è che in base ai sondaggi attuali oggi nessuna coalizione ha la maggioranza assoluta e nessuno potrà esimersi, se avrà un buon risultato dalla possibilità di alleanze con forze contro cui era stato schierato in campagna elettorale.
Ma cosa ne pensano gli elettori? Ci sono delle parziali sorprese
Sondaggi politici, il 52% dei forzisti per le larghe intese
Il 52% degli elettori di Forza Italia accetterebbe un governo di larghe intese. Questo emerge dal sondaggio, su base CATI-CAWI-CAMI su un campione di 1000 persone.
Il 38% pensa che sarebbe una scelta amara ma necessaria, i il 14% addirittura una giusta soluzione per dare stabilità al Paese.
Solo nel PD sono più aperti, con un 64% di favorevoli a una grande coalizione, e un 35% che la riterrebbe giusta.
I più contrari sono i grillini, sebbene il 32% di favorevoli non è una percentuale così ridotta.
Il 37% di loro pensa comunque sia un inciucio, il 24% che sia una disgrazia.
Tra i leghisti addirittura il 39% ritiene questa ipotesi disgraziata, e solo il 38% è per le larghe intese.
Gli indecisi sono più a favore che contro, il 41% contro il 33%.
Gli italiani in media sono spaccati, 41% contro 42%. Una spaccatura forse inattesa, ma soprattutto quello che è più inaspettato è il favore trasversale per questa soluzione. Che attraversa più partiti. Raccogliendo un po’ di favore anche tra leghisti e grillini.