Diplomati magistrale in GaE: possibile blocco degli scrutini?
Diplomati magistrale in GaE: possibile blocco degli scrutini?
Situazione confusionaria sul fronte diplomati magistrale, dopo la sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato. Niente più Graduatorie a Esaurimento per gli oltre 60 mila diplomati magistrale che hanno conseguito il titolo entro l’anno scolastico 2001/2002. Le conseguenze sono ovviamente di emergenza per i diretti interessati, il cui destino è ancora incerto. Per il loro ingresso in ruolo si parla di diverse ipotesi di soluzioni. Tra queste un concorso specifico, o requisiti determinati per l’accesso ai bandi. Tuttavia bisognerà aspettare il 4 gennaio 2018 per avere delle risposte in tal senso.
Diplomati magistrale in GaE: ultime notizie
Dal 20 dicembre a oggi ci sono state solo parole e possibili soluzioni, ma ancora nessuna proposta concreta. Si dovrà aspettare l’inizio dell’anno nuovo; per il 4 gennaio è previsto un incontro al Miur con i sindacati. Quello sarà il giorno in cui si potranno finalmente fornire notizie utili sul futuro dei diplomati magistrale, precipitati nel limbo dell’incertezza dopo la sentenza dell’Adunanza Plenaria.
A tremare di più sono coloro i quali sono entrati in ruolo, sui quali è piombato il fantasma di una possibile revoca. Non c’è ancora nulla di certo, ma come scrive Orizzonte Scuola, è “tutto da rifare” e “il rischio più grosso” attualmente è proprio per i ruoli. Discorso diverso per i supplenti, i quali dovrebbero mantenere il proprio servizio almeno fino alla fine dell’anno scolastico, prima della reintroduzione nelle II fascia delle graduatorie di istituto.
Diplomati magistrale in GaE: blocco degli scrutini possibile?
Ieri 28 dicembre è stata una giornata di prime mobilitazioni per i diplomati magistrale, con manifestazioni a Milano e a Torino. Le più grandi manifestazioni si terranno però l’8 gennaio 2018. Una protesta che corre sul filo della rete e delle scuole, con alcuni genitori che hanno preso le parti dei docenti, dichiarandoli idonei a insegnare come hanno sempre fatto in questi anni.
Oltre alla manifestazione dell’8 gennaio, c’è anche chi prevede un possibile blocco degli scrutini. Con le maestre di scuola elementare escluse dalle graduatorie a esaurimento che mettono a rischio non solo i giorni di lezione, ma anche le pagelle di febbraio. Una protesta che ricorda quella di due anni fa contro la Buona Scuola: anche in quell’occasione si rifletté sull’opzione del blocco scrutini, il quale tuttavia resta un’ipotesi impraticabile. Un accordo sul diritto allo sciopero siglato nel 1999 e incluso nel CCNL degli insegnanti, impedisce infatti questa singolare forma di protesta. Le modifiche dei contratti negli anni successivi non hanno intaccato quella relativa agli scrutini. Pertanto resta in vigore quanto stabilito 18 anni fa.
La mobilitazione avanza e si prevede un inverno a dir poco bollente a inizio 2018. La speranza è che tutto si possa risolvere nei primi giorni dell’anno nuovo; più precisamente nelle prime due settimane di gennaio, tra l’incontro con i sindacati per decidere il da farsi e la settimana dello sciopero degli insegnanti. Come di consueto, vi terremo aggiornati sulle ultime notizie a riguardo.