Woman in Gold: trama, cast e curiosità del film con Helen Mirren

Pubblicato il 3 Gennaio 2018 alle 15:27 Autore: Megghi Pucciarelli
woman in gold

Woman in Gold: trama, cast e curiosità del film con Helen Mirren

Stasera 3 gennaio alle ore 21:20 viene trasmesso su Canale 5 “Woman in gold”. Il film drammatico-storico del 2015 è diretto da Simon Curtis (regista di “Marilyn”) e interpretato da grandi attori quali Helen Mirren; Ryan Reynolds e Daniel Brühl. Tratto dalla storia vera di una donna ebrea sopravvissuta alla Shoah, la pellicola fonde storia e arte in un emozionante intreccio.

Woman in gold, trama e cast

Maria Altmann è una ottantenne ebrea scampata alla Shoah compiuta dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Ormai da anni risiede in America, ma il suo cuore è legato ancora all’Austria e alla sua famiglia strappatagli via dalla guerra. Con l’intento di avere un risarcimento per tutto ciò che ha sofferto, Maria cerca di recuperare un quadro di Gustav Klimt che ritrae una sua cara zia e che apparteneva alla sua famiglia ma era stato sequestrato dalle truppe naziste. Affiancata dal giovane avvocato Randol Schoenberg, la donna farà causa al governo austriaco in un processo che durerà quasi un decennio per ottenere un riscatto morale per sé e la propria famiglia.

Ad interpretare Maria Altmann è l’attrice Premio Oscar Helen Mirren, affiancata da Ryan Reynolds (“Deadpool”) nei panni dell’avvocato Schoenberg; Daniel Brühl (“Good Bye, Lenin!” e “Rush”) e Katie Holmes (ex moglie di Tom Cruise e famosa per la serie tv “Dawson’s Creek”).

Women in gold, curiosità

La battaglia di Maria Altmann contro il governo austriaco includeva vari quadri di Klimt, di proprietà della famiglia Bloch-Bauer: “Ritratto di Adele Bloch-Bauer I” e anche il secondo ritratto a lei dedicato, “Bosco di Betulle”, “Albero di melo” e “Case nel villaggio di Unterach am Attersee”.

Il caso Altmann contro la Repubblica d’Austria venne presentato alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Il processo venne infine vinto dalla Altmann -anche grazie alla pressione dell’opinione pubblica- quindi la Galleria del Belvedere austriaca che ospitava i quadri di Klimt fu costretta a cederli.

Megghi Pucciarelli

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