Sondaggio Ixè per Agorà: non vacilla la fiducia in Renzi
Il sondaggio Ixè presentato oggi ad Agorà, oltre a mostrare le intenzioni di voto degli Italiani, rileva la fiducia nel Governo Renzi, alcune informazioni riguardanti le riforme da portare a termine e le priorità dell’esecutivo e pone alcune domande sulle generali condizioni dell’elettorato. Renzi e la sua squadra non accennano a perdere il favore che riscontrano negli Italiani incassando il 51% di fiducia, ed è interessante notare che negli ultimi due mesi la fiducia è rimasta sostanzialmente stabile intorno al 50%, fatto certamente singolare per un Governo che ha già qualche mese di vita.
Le priorità che il Governo deve tenere bene a mente per poter mantenere un consenso così alto rimangono inalterate secondo Ixè, che trova in cima alla lista l’emergenza lavoro, con la necessità di creare nuovi posti di lavoro per fermare la disoccupazione. È il 62% a citare la questione del lavoro come primo elemento importante, mentre al secondo posto troviamo il taglio dei costi della politica che coinvolge però molti meno Italiani, “solo” il 16%. Seguono poi l’abbassamento delle tasse (13%), la legge elettorale (5%) che è tornata ad occupare l’agenda in queste settimane, e la questione delle riforme costituzionali (3%). In particolare queste ultime due voci sembrano avere perso molto del loro appeal rispetto ad alcuni mesi fa, e oggi la fetta più grande di elettori intervistati da Ixè pensa che Renzi riuscirà a fare le riforme grazie all’appoggio di Berlusconi (39%), con una convinzione particolarmente radicata in questo senso tra gli elettori dell’ex-premier (54%). Sono molti meno (10%) gli Intervistati che si aspettano le riforme con l’appoggio di Grillo (dopotutto i segnali del M5S sono stati contrastanti), mentre quasi un Italiani su quattro pensa che alla fine dei giochi Renzi non riuscirà affatto a portare a termine le riforme importanti.
Rispetto al prossimo futuro, il 43% degli Italiani preferisce non esprimere un giudizio ma dichiara di attendere nuovi segnali, non sbilanciandosi né nel pessimismo né nel pessimismo. Poco meno di un Italiano su quattro invece pensa che il futuro sarà più roseo, al contrario del 26% che si dichiara pessimista.