La Casta e i suoi privilegi sono stati negli ultimi anni i principali bersagli del malcontento italico. Tanto che prima Monti e poi Letta e Renzi hanno deciso di gettare acqua sul fuoco tagliando qua e là. Prima le tanto vituperate auto blu, poi i costi della bouvette dei Palazzi del potere, infine i rimborsi elettorali. Tutto è passato sotto la mannaia invocata dal popolo. I tagli effettuati però non sono stati quelli sperati. Infatti, come spesso accade in Italia, la montagna ha partorito un topolino. Non ci si deve sorprendere quindi se nel 2014 la Camera dei deputati costerà la bellezza di 1.037 milioni di euro, appena l’1,68% in meno rispetto al 2013. Una minuzia. Il contributo dello Stato sarà di 943 milioni di euro, 50 milioni in meno rispetto all’anno precedente. Alle casse dello Stato, però, Montecitorio restituirà 28,3 milioni, per un risparmio complessivo di 78,3 milioni. È quanto emerge dal bilancio interno della Camera che sarà discusso in aula il prossimo 21 luglio per essere votato il 24 luglio. Per i tagli “veri” gli italiani dovranno aspettare ancora un po’.