Bonus merito docenti: 500 euro non inseriti nel rinnovo del contratto
Continua il confronto sul fronte del contratto della scuola; il prossimo incontro tra Aran e sindacati è previsto per giovedì. Il tema che terrà banco l’inserimento dei fondi per Bonus Merito e Carta del Docente.
Infatti, le organizzazioni sindacali chiedono di finanziare il rinnovo con i 580 milioni stanziati per sostenere le due iniziative: 200 relativi al Bonus, 380 alla Carta. Ora, l’Aran ha ribadito come la decisione sia di competenza governativa. In teoria, bisognerebbe intervenire sulla legge 107; come è facile capire, in questo momento il Parlamento non può modificarla.
C’è da aspettarsi, quindi, una dura battuta d’arresto nella trattativa. Secondo Il Messaggero: “La ministra Fedeli resta irremovibile. Inserire i 200 milioni del merito nella contrattazione, equivale a toglierli dai premi individuali, come prevede invece la legge 107 con i comitati di valutazione ad hoc che hanno premiato circa un docente su tre. Per quanto riguarda invece la formazione va considerato che i 500 euro annui erogati nella card dei docenti sono netti; qualora invece facessero parte della busta paga verrebbero tassati e quindi quasi dimezzati”.
Bonus merito docenti: 500 euro non inseriti nel rinnovo del contratto
Insomma, la proposta dei sindacati è inapplicabile per l’esecutivo. Accettarla cancellerebbe, di fatto, l’impianto della Buona Scuola; senza contare che parte delle risorse di cui si parla sono già state impiegate per lo scopo. Per esempio, i 500 euro destinati per la Carta del Docente nell’anno scolastico corrente sono già stati accreditati.
Nel frattempo, l’aumento stipendiale finora prevede 75 euro in più in busta paga; il gap tra questa cifra e gli 85 euro previsti è, dunque, ancora sostanzioso. Per colmarlo bisognerà cercare tra altre voci di spesa, altrimenti, i sindacati dovranno comunque accettare un rinnovo anche se molto meno conveniente di quanto ci si aspettasse.