“Ministri” Ue: Mogherini in pole per Esteri, nessun posto per i britannici
Secondo indiscrezioni raccolte da Reuters sarebbe quasi fatta per Federica Mogherini. Il nostro Ministro degli Esteri, secondo quanto riferisce un diplomatico europeo che ha preferito restare anonimo, è in pole per diventare l’Alto rappresentante per gli Affari Esteri e la Sicurezza, carica ricoperta finora da Lady Catherine Ashton. Tra i motivi della probabile scelta “il desiderio di premiare il riformista primo ministro italiano Matteo Renzi che sta spingendo molto per la sua candidatura” ha dichiarato l’anonima fonte.
Renzi, d’altronde, si è dimostrato molto “accondiscendente” con la nomenclatura europea, in primo luogo favorendo la candidatura a Presidente della Commissione del Popolare Jean-Claude Juncker – non ci sarebbe stato nessuno “scandalo” se i socialisti avessero tentato di favorire un proprio candidato – in secondo luogo acconsentendo alla rielezione di Martin Schulz come Presidente dell’Europarlamento che, numeri alla mano, sarebbe toccata a un eletto del Pd, maggior partito per numero di voti nella casa dei socialisti europei.
Tuttavia l’anonima fonte di Reuters ha dichiarato che non solo la Mogherini – favorita perché “donna e socialista” della quale però “alcuni mettono in discussione la preparazione in politica estera” – ma anche altre donne concorrono a questa carica. Per esempio Georgina Kristalieva, attuale commissaria alla cooperazione internazionale appartenente al centro-destra bulgaro, potrebbe scalzare la Mogherini nel testa a testa finale.
Comunque sia, in accordo con la lettera inviata dalle attuali Commissarie Ue proprio al presidente designato Juncker nella quale si chiedeva che la prossima “squadra” di commissari fosse formata da almeno 10 donne, sembra che il “gender criterion” sia quello predominante per la scelta delle altre importanti cariche europee. Per cui si pensa al primo ministro social-democratico danese Helle Thorning-Schmidt per il posto di Presidente del Consiglio Europeo, carica che Van Rompuy non lascerà prima della fine dell’anno. Quest’ultima è comunque un’ipotesi tutta da vagliare. La Francia potrebbe di chiedere in cambio della sua elezione un posto per il suo ex ministro dell’Economia Pierre Moscovici agli Affari Monetari dell’Unione.
La Thorning-Schmidt tra l’altro sembra aver ricevuto anche un endorsement da parte della Gran Bretagna, che invece non avrà un posto importante, di questo la fonte è certa. “Non si premia qualcuno che è contro di te” ha detto il diplomatico europeo, riferendosi implicitamente alla pubblica presa di posizione del Premier Cameron che, per commentare la scelta di Juncker come candidato alla presidenza della Commissione Europea, disse “questa è una brutta giornata per l’Europa”.