Pensioni ultime notizie: abolizione Fornero costa 350 miliardi, cosa si può fare
Ancora le pensioni al centro dell’attenzione politiche di questo inizio 2018. Il centro destra ha avanzato la proposta di cancellazione totale della legge Fornero, mentre le altre forze politiche sono più caute. Torna utile quanto pubblicato in agosto dalla Ragioneria Generale dello Stato. Per rottamare totalmente l’attuale sistema pensionistico servono 350 miliardi di euro. Come ricorda Cesare Damiano è possibile però fare qualcosa.
Pensioni ultime notizie: abolizione Fornero, 350 miliardi al 2060
Quest’estate la RgdS ha stilato un dettagliato documento sui risparmi della spesa pensionistica fino al 2060. Il risultato è che la Riforma Fornero ha messo in conto un risparmio di 350 miliardi per il bilancio. Si tratta di ben 21 punti di Pil spalmati in 48 anni solari. Nel dettaglio ogni anno grazie alla Riforma in vigore è possibile risparmiare quasi 6 miliardi rispetto alla situazione precedente.
Pensioni ultime notizie: problema sostenibilità della spesa
Il rapporto a proposito della Fornero recita ‘Quest’ultimo intervento, in particolare, fornisce un contributo rilevante alla sostenibilità del sistema pensionistico, realizzando una riduzione della spesa in rapporto al Pil che si protrae per circa 30 anni, a partire dal 2012.’ Nel 2020 il picco di deindicizzazione toccherà l’1,4%, mentre dopo il trend andrà a decrescere.
Pensioni ultime notizie: Damiano, cosa si può fare
Cesare Damiano è tornato a parlare di previdenza e per quanto riguarda i lavoratori prossimi alla pensione ha detto cose chiare. Secondo l’ex ministro occorre necessariamente proseguire la strada intrapresa l’anno scorso. ‘Io proporrei di proseguire nell’opera di smontaggio della Fornero, già ampiamente avvenuta, con nuove salvaguardie che chiudano definitivamente il capitolo degli esodati; con la prosecuzione di Opzione Donna, utilizzando i risparmi delle risorse stanziate che sono ancora da quantificare.
Proporrei di rendere strutturale l’Ape sociale e di introdurre finalmente quella volontaria; di realizzare la pensione contributiva di garanzia per i giovani; di allargare le 15 categorie dei lavori gravosi che consentono di accedere all’Ape social e di bloccare l’innalzamento dell’età pensionabile. Una piattaforma riformista e credibile per la prossima legislatura’.