Pensioni notizie oggi: Quota 100 ed età pensionabile, le posizioni dei partiti.
Il tema previdenziale sarà centrale nella campagna elettorale a cui stiamo cominciando assistere. Sulle pensioni notizie oggi non nuove, ma comunque importanti nell’ottica della crucialità di una questione che sarà affrontata da ogni partito politico. L’età pensionabile, la Legge Fornero, le misure per agevolare l’accesso alla pensione, restano temi vivi e caldi. Tuttavia, bisognerà saper distinguere tra le promesse elettorali e le misure effettivamente realizzabili. Ad esempio, la cancellazione della Legge Fornero in quale categoria rientra? E come si pongono i partiti sul tema previdenziale?
Pensioni notizie oggi: la posizione del Partito Democratico
La posizione del Partito Democratico è quella nota a tutti. La Legge Fornero non si può toccare; influirebbe pesantemente sullo stato di salute dei conti pubblici. Quel che si può fare, invece, è apporre qualche piccola modifica; revisionare i punti più critici, per consentire a determinati soggetti di maturare i requisiti pensionistici guadagnati di diritto. In tale direzione va l’estensione delle categorie dei lavori gravosi da 11 a 15. E altre forme di intervento legate all’anticipo pensionistico tramite prestito bancario. Misure che consentono di andare in pensione senza alterare quella Legge che è definita fondamentale per i conti pubblici italiani.
Il tema previdenziale per il Partito Democratico resterà dunque su queste basi. Piccoli interventi e ritocchi per migliorare una situazione critica. Ma al tempo stesso il PD verterà su altri temi, come la famiglia e il lavoro. Saranno queste le priorità principali per non prelevare dalle casse statali risorse che servono alla stabilità del Paese. Secondo gli ultimi calcoli, dopotutto, la cancellazione della Legge Fornero, con tutto quello che comporta, andrebbe a costare 300 miliardi di euro in circa 40 anni.
Pensioni notizie oggi: la posizione del Centrodestra
Il principale fautore dell’abolizione della Legge Fornero è senza dubbio Matteo Salvini. Per il Centrodestra, le pensioni rappresenteranno un punto focale della propria campagna elettorale. L’intenzione da parte di Forza Italia di alzare le pensioni minime a 1.000 euro; la voglia di cancellare una Legge odiata e da sempre osteggiata da parte della Lega; il recente convincimento su questo punto della Meloni e Berlusconi, che quella legge la votarono e che ultimamente hanno parlato più di modifiche che di abolizione vera e propria, è stato un elemento fondamentale per l’unione e la compattezza di un centrodestra dato favorito nei sondaggi per le prossime politiche.
Poi ci sono altre soluzioni. Ad esempio la Quota 100, partita da un’iniziativa di Damiano e poi caldeggiata dallo stesso Salvini. Si potrebbe andare in pensione a 62 anni con 38 anni di contributi. Oppure, progressivamente, 63 anni e 37 anni di contributi. E così via, fino a un minimo di 35 anni di contribuzione, e di conseguenza 65 anni di età. Oppure la Quota 40, che consentirebbe a tutti coloro i quali hanno versato 40 anni di contributi, indipendentemente dall’età che hanno, di andare in pensione. Una soluzione per molti lavoratori precoci, senza dubbio. Questi sono temi comuni all’interno del Centrodestra, contrari al mantenimento della Legge Fornero; direzionati verso un coinvolgimento degli elettori pensionati attraverso promesse che però dovranno non toccare i conti pubblici.
Pensioni notizie oggi: la posizione del Movimento 5 Stelle
Poi c’è il Movimento 5 Stelle. Contro l’Europa, ma anche a favore, stando alle ultime dichiarazioni di Di Maio. Il quale ha affermato che adesso non è più il momento propizio per uscire dall’Euro. E allora ci si potrà interfacciare con Bruxelles senza piegare la testa. E toccare il tema pensioni. L’età pensionabile resta un cavallo di battaglia per il movimento grillino. Sul blog del leader M5S si legge infatti un resoconto europeo sull’età pensionabile, che nel 2019 da noi sarà più alto rispetto ad altri Paesi. Tra i 67 anni che dovranno essere maturati in Italia e i 61 della Svezia c’è un abisso. E l’innalzamento dell’età pensionabile, tra l’altro, penalizza anche le donne, più tutelate invece negli altri Paesi.
Le posizioni del M5S sul tema previdenziale vertono sempre contro la Legge Fornero, dunque. E tenteranno di bloccare l’aumento dell’età pensionabile previsto tra un anno. Con una strizzatina d’occhio alle nuove generazioni e a quel ricambio che manca, e che genera solo precariato e disoccupazione. Tuttavia, per ora permangono solo le parole di Di Maio. Che ha detto di voler superare la riforma Fornero entro i prossimi 5 anni. Finanziando la misura tramite il taglio delle pensioni d’oro. Parole, che non trovano espressione sulla pagina ufficiale del programma politico M5S, dove al capitolo pensioni non stata ancora dedicata una voce.