Elezioni 2018: M5S, Di Maio ‘Nessuna uscita dall’Euro e candidati capaci’
E’ senza dubbio una campagna elettorale ricca di novità quella che il M5s sta conducendo in vista delle elezioni 2018. Stavolta è stata una dichiarazione proprio di Luigi Di Maio a sorprendere e a far discutere; il candidato premier del moVimento, ospite alla trasmissione Porta a Porta, ha fatto una serie di dichiarazioni che evidenziano un importante cambio di rotta su temi importanti. Come l’euro e i nuovi candidati del M5s.
Elezioni 2018, Di Maio: “L’euro? Non è più il momento di uscire”
Dopo che, in questi anni, l’antieuropeismo è stata una delle principali bandiere del M5s, il candidato premier di Pomigliano D’Arco ha fatto una dichiarazione che attesta un forte cambio d’opinione in merito. “Non credo che sia più il momento per l’Italia di uscire dall’euro, perché l’asse franco-tedesco non è più così forte e spero di non arrivare al referendum sull’euro che comunque per me sarebbe una extrema ratio”, sono state le sue parole durante la trasmissione diretta da Bruno Vespa.
D’altronde, quello dell’euro è un tema su cui i 5 stelle sono spesso stati accusati di non avere una posizione chiara e univoca. Recentemente c’era stato l’episodio della deputata Laura Castelli che, ospite di Lilli Gruber ad Otto e Mezzo, non aveva saputo dire quale fosse, in definitiva, la posizione del suo partito circa l’euro o che cosa avrebbe votato ad un eventuale referendum consultivo sulla stessa materia. Ed ora il moVimento, possiamo dirlo, ha fatto chiarezza, voltando completamente pagina. Certamente una spinta verso questo ravvedimento arriva dall’esigenza di “moderare” alcune posizioni in vista delle elezioni; il M5s, d’altronde, ha una base elettorale estremamente mista. E infatti, anche circa il referendum, i toni di Di Maio sono più miti; il pentastellato lo considera casomai in “extrema ratio”.
Elezioni 2018, i 5 stelle aprono a candidati esterni
Altra importante novità è l’apertura del M5s – per quanto riguarda le liste per le prossime elezioni – a candidati non iscritti al moVimento. E’ stata dunque abbattuta la barriera con la società civile, un atto finalizzato ad arruolare personalità che vadano a mettere la propria competenza a disposizione del moVimento. “Faccio un appello alle migliori persone che hanno voglia di fare. Se volete cambiare questo Paese, il M5S è aperto“, ha dichiarato Di Maio. “Per gli uninominali – ha poi continuato – individueremo persone del territorio che siano capaci di fronteggiare gli avversari. Questo significa anche dare opportunità a persone che lavorano nella scuola, nelle associazioni, ad imprenditori, di partecipare a questo percorso. Noi abbiamo rafforzato le regole e questo arricchirà il nostro gruppo. I partiti stanno individuando i candidati a tavolino, noi siamo facendo una selezione pubblica e stiamo individuando le migliori menti”.
E alla chiusura delle urne? Raggiunto o non raggiunto lo sperato 40%, Di Maio ha anche fatto alcune previsioni nel caso i cinque stelle arrivassero primi e debbano costruire una maggioranza di governo; “il nostro appello sul programma sarà ai gruppi politici, non ai singoli parlamentari: non stimolo e non voglio cambi di casacca. Chi sarà favorevole quella sera, parteciperà a degli incontri pubblici, trasparenti sul nostro programma”.
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