Libri consigliati: “Marcovaldo” di Italo Calvino

Pubblicato il 21 Gennaio 2018 alle 11:38 Autore: Megghi Pucciarelli
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Libri consigliati: “Marcovaldo” di Italo Calvino

Il Marcovaldo di Italo Calvino è uno dei personaggi più conosciuti della nostra letteratura. Questo goffo operaio vive ai tempi del boom economico degli anni ’50 ed è costantemente alla ricerca della natura nascosta nella desolazione del cemento cittadino. Appare per la prima volta in racconti brevi pubblicati sul giornale “L’Unità”. I racconti verranno poi riuniti in venti novelle nel volume “Marcovaldo ovvero le stagioni in città” del 1963, in una collana Einaudi per ragazzi.

Libri consigliati: Marcovaldo. Chi è l’autore, il celebre Italo Calvino

Italo Calvino è un autore di spicco della letteratura italiana del Novecento. Di origini sanremesi –numerosi sono infatti i richiami alla terra ligure nei suoi romanzi- partecipa attivamente alla Resistenza partigiana e si iscrive al Partito Comunista. Il suo nome- come quello di Vittorini e Pavese- è indissolubilmente legato alla casa editrice Einaudi con la quale collaborò a lungo; essendo uno dei protagonisti della letteratura impegnata del dopoguerra. Citiamo alcuni suoi lavori: “Il sentiero dei nidi di ragno” , libro sull’esperienza partigiana; “Il barone rampante” appartenente al filone fiabesco; “Le città invisibili”  il capolavoro che fa parte del periodo combinatorio dello scrittore.

Libri consigliati: “Marcovaldo” di Italo Calvino, la trama

Le novelle di “Marcovaldo ovvero Le stagioni in città” sono divise a seconda della stagione dell’anno nella quale si colloca il racconto. Ad esempio in primavera Marcovaldo trova dei funghi (velenosi) nelle aiuole della città; in estate il protagonista -alla ricerca di un fresco riposo notturno- cerca invano di addormentarsi su una panchina in un parco, disturbato da luci e rumori cittadini; in autunno il manovale ruba un coniglio infetto da un virus; d’inverno i figli di Marcovaldo si procurano legna per la stufa in un “bosco” di cartelli pubblicitari.

Tutte le avventure del goffo protagonista finiscono in modo tragicomico o comunque con un sentimento di disillusione generale. Marcovaldo è infatti un personaggio singolare. Non è un eroe: è solo un cittadino della working class che lavora duro per sudarsi quel poco che basta a far sopravvivere la sua numerosa famiglia. Ma Marcovaldo, nel profondo, cela un cuore da cavaliere: stanco del grigiore della vita moderna, è costantemente alla ricerca della vita pura, della natura nascosta tra i palazzoni e l’asfalto.

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Libri consigliati: “Marcovaldo” di Italo Calvino, l’attualità dei temi trattati

I temi dell’industrializzazione; della povertà nelle famiglie di classe sociale più bassa; dell’urbanizzazione senza razionalità; della vita caotica nelle città e le conseguenti difficoltà nei rapporti interpersonali sono affrontati in modo leggero ed ironico, quasi dal timbro fiabesco. Leggendo i racconti di Marcovaldo, sembra al lettore di leggere appunto una fiaba e ciò è accentuato dal fatto che i protagonisti portano tutti nomi altisonanti, quasi ad emulare i poemi cavallereschi.

La narrazione oscilla così tra realismo e fiabesco, come in quasi tutte le produzioni dell’autore Italo Calvino. L’attualità di questo personaggio uscito dalla penna di Calvino è sorprendente: i temi trattati nei racconti -riferiti all’epoca del boom economico del dopoguerra – sono molto attuali. Anche oggi, quasi sessant’anni dopo la pubblicazione di “Marcovaldo” è difficile trovare un mondo non ostile e non indifferente intorno a noi.

Megghi Pucciarelli

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