“Chi è il miglior calciatore della storia?”. Domande come questa ci perseguitano, come direbbe il buon vecchio Walt Whitman.
Le classifiche ed i ranking non fanno parte del calcio: gli individui, ed i calciatori sono individui, non possono essere valutati seguendo dei criteri oggettivi. Ogni giornale, persona o istituzione che abbia mai tentato di stilare una classifica dei giocatori migliori di sempre è incappato in una serie di critiche impressionanti. In queste ultime ore è la nuova classifica dei “100 migliori del mondiale” stilata dall’autorevolissimo “L’Equipe” a far discutere i tifosi di tutto il mondo.
Il primo gradino del podio è stabilmente occupato da Pelé, il quale, per altro, è al primo posto della classifica dei migliori giocatori del ‘900 – primato condiviso con Maradona – della FIFA, primo secondo la classifica dell’IFFHS ( International Federation of Football History and Statistics) nella quale precede Cruijff, Beckenbauer, Di Stefano e Maradona, primo anche nella classifica di France-Football ed in quella dello storico giornalista sportivo Adalberto Bortolotti stilata per il Guerin Sportivo.
(Quasi) tutti concordi anche sul secondo posto che, nella maggior parte dei ranking internazionali, è occupato da Maradona anche se un certo Cruijff gli soffia sul collo. Da notare che la maggior parte di queste classifiche fa riferimento al secolo scorso e che quindi non si leggono molti nomi come Cristiano Ronaldo, Messi, Iniesta e Buffon. Per questo motivo la nuova classifica ha incuriosito molti tifosi che volevano leggere i piazzamenti di queste new entry. Tenendo conto che la classifica valuta esclusivamente le prestazioni durante i mondiali, non stupisce più di tanto l’esclusione di un fenomeno come Cristiano Ronaldo. Messi, che domenica si giocherà la finale, è solamente al sessantacinquesimo posto mentre il mostro sacro teutonico Klose ricopre la posizione n.18.
Per vedere un azzurro in classifica è necessario scorrere la classifica fino al tredicesimo posto dove fa capolino un antico e leggendario fenomeno, Giuseppe Meazza, a seguire troviamo Paolo Rossi (17), Zoff (19), Buffon (48), Piola (61), Paolo Maldini (69), Baggio (71), Baresi (78), Facchetti (82), Bergomi (85), Materazzi (95), Riva (98) e, dulcis in fundo, Fabio Cannavaro al novantanovesimo posto.
A Messi, sicuramente, non basterà vincere la finale di Rio per scalzare dal trono mostri sacri come Pelé, Maradona o Cruijff, soprattutto visto le prestazioni anonime avute durante il torneo, magari però gli basterà a scalzare chi lo precede: Juan Schiaffino, protagonista del Maracanazo e del Milan degli anni ’50.