Sondaggi elettorali Winpoll: M5S oltre il 30%. Centrodestra vicino al governo. PD in caduta libera rosicchiato da LeU
Nell’ultimo sondaggio Winpoll – l’ultimo rilevato nel 2017 (tra 29 e 31 dicembre), il primo pubblicato nel 2018 – M5S e centrodestra dimostrano di godere di ottima salute. La coalizione guidata da Berlusconi, Salvini, Meloni e Fitto sembra poter raggiungere il 40%. La soglia non è poi così lontana: nell’ultima rilevazione Winpoll, la coalizione raggiunge il 36,1%.
Nonostante le crepe interne – Berlusconi, Salvini e Meloni sono immersi nel gioco per la leadership – il centrodestra rimane, allo stato attuale e a due mesi dalle elezioni, la coalizione con maggior probabilità di formare un esecutivo.
Sondaggi elettorali Winpoll: M5S primo partito, sfonda il 30% e vira verso il discorso moderato
Chi ha comunque buoni motivi per sorridere è il Movimento 5 Stelle. Il partito di Beppe Grillo è ormai rappresentato dal vicepresidente uscente della Camera, Luigi Di Maio. Proprio l’aspirante premier cerca di dare un profilo maggiormente istituzionalista e meno radicale rispetto al passato. Non è più il “tutti a casa”, urlato nelle piazze di tutta Italia. Di Maio ha aperto a un governo in minoranza, tendendo la mano “a chi ci vuole stare” (in riferimento al programma pentastellato).
Non solo: il cambio più importante risiede nella marcia indietro sull’euroscetticismo. Per il candidato premier, non è attualmente pensabile. Una svolta moderata che potrebbe far storcere il naso ai più radicali, ma avvicinare moderati e i timorosi di un Italexit.
Sondaggi Demopolis: Movimento 5 Stelle sfiora il 30%
Sondaggi elettorali Winpoll: PD fermo al palo. LeU ancora sotto il 10%
Chi se la passa peggio è sicuramente il centrosinistra. Il PD e alleati (con buona probabilità, la Bonino e Tabacci con +Europa e Centro Democratico) sfiorano il 25%. Ancora troppo poco. Liberi e Uguali – la coalizione formata da Sinistra Italiana, Possibile e MDP – è ancora ben al di sotto del 10% (ritenuto, da Pippo Civati, un buon risultato). LeU è al 6,8%.
Si segnala, infine, la prima apparizione di Potere al Popolo nei sondaggi. Potere al Popolo è allo 0,7%. Una percentuale che non permetterebbe ai suoi candidati di entrare in Parlamento.