Equitalia potrebbe cambiare volto, e anche funzioni. Come anticipato stamattina da Repubblica, l’ente di riscossione pubblico potrebbe essere oggetto di una rivoluzione. Stando a quanto anticipato dal quotidiano di Ezio Mauro, la riforma dell’organismo nato nel 2005 e affidato alla supervisione dell’Agenzia delle Entrate, dovrebbe occupare la pausa agostana del premier Renzi e vedere la luce subito dopo l’estate. Infatti, dopo la bocciatura della proposta del Movimento Cinque Stelle, nei giorni scorsi alla Camera, ora la palla passa all’esecutivo. Nella delega fiscale, di cui il governo si è servito per regolamentare il catasto e avviare la semplificazione fiscale, è contenuto infatti l’articolo 10 che trasferisce all’esecutivo la possibilità di disciplinare la materia.
Allo studio dei tecnici della Presidenza del Consiglio, infatti, ci sarebbe una nuova organizzazione dell’ente. La nuova Equitalia dovrebbe dare priorità alla lotta ai grandi evasori. Stop anche alle maxi cartelle esattoriali e per i morosi sotto i duemila euro non scatterà immediatamente la riscossione. Allo studio del governo infatti, un “mini-ruolo”, scrive Repubblica. Per somme fino ai 2.000 euro, la riscossione da parte di Equitalia sarà più “soft” e dilungata nel tempo. Lo Stato, infatti, procederà per gradi: prima un sollecito verbale, seguito da inviti e solleciti al pagamento e, infine, l’invio della cartella a casa con l’avvio per le procedure di riscossione.
Equitalia dovrebbe divenire il fiore all’occhiello della semplificazione fiscale voluta dal premier Renzi. Un fisco “più semplice e smart”, così ribattezzato dal Presidente del Consiglio, che dovrebbe favorire un nuovo rapporto tra Stato e contribuenti.
Carmela Adinolfi