Sondaggi politici Piepoli: Di Maio e Salvini leader preferiti dagli italiani
Sondaggi politici Piepoli: Di Maio e Salvini leader preferiti dagli italiani
Un sondaggio dell’Istituto Piepoli pubblicato oggi dalla Stampa analizza la fiducia nutrita dagli italiani nei leader delle varie forze politiche. In testa alle preferenze del paese, oltre il 30%, ci sono Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle e Matteo Salvini della Lega Nord. A quota 33%, il primo si pone davanti al Segretario del Carroccio che, dal canto suo, raggiunge il 31%. Dietro, al 27% c’è il redivivo Silvio Berlusconi; segue a ruota l’ex Cavaliere Paolo Gentiloni che raggiunge il 26%. Resta attaccata al treno dei favoriti dagli elettori Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia con il 25%.
Sondaggi politici Piepoli: Di Maio e Salvini leader preferiti dagli italiani
Secondo Piepoli, un dato da segnalare è il ribasso del dato sulla fiducia attribuibile all’ex premier Matteo Renzi. Solo il 20% degli italiani si schiera con il Segretario del Partito Democratico; fanno peggio di lui solo Pier Luigi Bersani e Antonio Tajani, entrambi fermi al 16%. Ad aggravare ancora di più la situazione il 22% accordato a Pietro Grasso, leader della formazione a sinistra del Pd Liberi e Uguali.
Per quanto riguarda le intenzioni di voto, appuntamento con il prossimo sondaggio rinviato alle prossime settimane, Piepoli si limita a sottolineare che l’attuale situazione riferisce di una vittoria in percentuale del centrodestra che, però, non dovrebbe tradursi in una maggioranza dal punto di vista dei seggi. Dovrebbe comunque attestarsi come primo partito il Movimento 5 Stelle mentre il centrosinistra appare sempre più debole per competere con gli altri schieramenti. L’ultima rilevazione dell’istituto, risalente a un mese fa, vedeva l’alleanza di Forza Italia, Lega ed FdI al 35,5%; con i primi due partiti azionisti alla pari dell’intesa in virtù di un rispettivo 14,5% di consensi. L’asse tra Pd (27%) e LeU (7%) si attestava subito dietro con il 34,5%. La forza del Movimento 5 Stelle, al 12 dicembre, era quantificabile nella misura del 28%.
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