Turismo: Federalberghi, stagione estiva parte fiacca
Turismo, l’estate degli italiani parte fiacca. A fornire le stime è Federalberghi, secondo cui “il primo semestre del 2014, pur segnando un +2% delle presenze, soffre di un’alternanza di dati positivi e negativi che gettano incertezza sull’andamento della stagione estiva e pesano sull’occupazione”. La prima metà del 2014 ha avuto un andamento “da montagne russe”, spiega Federalberghi, con il mese di giugno a -0,3% rispetto al 2013. La crisi morde ancora e gli italiani scelgono ancora una volta di rinunciare alle vacanze. Le priorità sono bollette, spese per i beni di consumo e, se possibile, il risparmio.
Una situazione stagnante per il terziario, che coinvolge centinaia di migliaia di operatori del settore: “Le imprese non riescono a capire se c’è davvero una ripresa”, denuncia il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. “Un andamento del settore a corrente alternata, che non consente alle imprese di comprendere se esista davvero una ripresa né se possano permettersi il lusso di avviare nuovi investimenti, che pure sarebbero necessari”, spiega il numero uno di Federalberghi. “Mentre la domanda internazionale – sottolinea Bocca – continua a premiare l’Italia, che viene preferita anche grazie a un buon rapporto tra qualità e prezzo, il mercato interno continua a scontare le difficoltà economiche e la ridotta capacità di spesa che affliggono i nostri connazionali. Ciò accresce la sofferenza di quelle località e quei segmenti di mercato popolati in prevalenza da clientela italiana”, denuncia Bernabò che, a fronte di dati positivi sul mercato internazionale, rileva una sofferenza del settore in quello interno. “Il risultato – aggiunge – si traduce in una partenza fiacca delle vacanze degli italiani, che induce a guardare con cautela all’andamento dell’estate, che costituisce la stagione maggiormente attesa dall’intera filiera imprenditoriale dell’economia turistica nazionale”.
Il presidente di Federalberghi ha poi ricordato il via libera, nei giorni scorsi alla Camera, al Decreto Cultura e Turismo, che prevede “strumenti utili a sostenere la competitività del sistema d’offerta turistica italiano, incentivando le imprese che investiranno nella riqualificazione delle strutture ricettive e nel commercio elettronico dei servizi turistici”. Ma Bocca invita a non abbassare la guardia: “Il lavoro da fare è ancora molto e confidiamo che innanzitutto vengano adottate con urgenza forme di contrasto all’abusivismo, piaga che inquina il mercato, con milioni di turisti che consumano i propri pasti e pernottano in strutture abusive o semiabusive, in cui dilagano il lavoro nero e l’evasione fiscale”.
Giuseppe Spadaro