Isee 2018: documenti e novità della dichiarazione sostitutiva unica.
Tutti i documenti Isee 2018 e DSU
Da diversi giorni l’Inps sta comunicando le scadenze dei vecchi Isee, invitando a presentare nuova DSU per il rilascio dello Isee 2018. Infatti, l’Indicatore della situazione economica equivalente scade ogni anno. E pertanto necessita di essere aggiornato. Dietro presentazione di nuova DSU. Ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica che risulta necessaria ai fini del calcolo Isee. E che consente ai soggetti di accedere alle prestazioni sociali agevolate. Oppure di continuare ad averne i benefici relative alle richieste precedenti.
Isee 2018: il promemoria dell’Inps
Di seguito la nota dell’Inps relativo alla scadenza dei vecchi indicatori e al rilascio dei nuovi.
Vi ricordiamo che tutti gli Isee scadranno il 15 gennaio 2018! Per continuare a beneficiare delle prestazioni che prevedono un determinato valore Isee dovrete richiedere il vostro Isee 2018 dopo il 15 gennaio. L’acquisizione da parte di Inps avverrà in maniera automatica. Senza bisogno di ulteriore invio.
Sul proprio sito, l’Istituto previdenziale mette a disposizione degli utenti le istruzioni per compilare la nuova DSU. E quindi richiedere l’Isee 2018. Che, ribadiamo, sarà indispensabile per tutti quei soggetti che richiedono prestazioni o servizi sociali o assistenziali dipendenti dalla situazione economica del nucleo familiare di chi effettua la richiesta.
Isee 2018: DSU, informazioni principali
Per Dichiarazione Sostitutiva Unica s’intende quel documento che include dati anagrafici ed economici (reddito e patrimonio) relativi al nucleo familiare. La validità di questo documento è annuale, a partire dal 15 gennaio dell’anno corrente.
Per quanto riguarda la presentazione della DSU, questa può essere trasmessa secondo diversi canali. Al Comune di appartenenza; a un Caf; all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata; oppure all’Inps direttamente online.
Sul portale si evidenzia come i contenuti nella DSU sono da un lato autodichiarati e dall’altro acquisiti dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps. Per quanto riguarda i primi, si fa riferimento ai dati relativi al 31 dicembre dell’anno prima di quello in cui si è fatta la presentazione. Per quanto riguarda i secondi, invece, si fa riferimento al reddito complessivo ai fini Irpef; nonché ai trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari che vengono erogati dall’Inps.
Isee 2018: come compilare la DSU
Per quanto riguarda le informazioni autodichiarate, l’Inps informa che i soggetti che compilano la Dichiarazione Sostitutiva Unica si assumono la responsabilità anche penale di quanto dichiarato. Per quanto riguarda il nucleo familiare, quest’ultimo si riferisce a quello vigente alla data di presentazione della dichiarazione. Invece, per quanto riguarda la situazione reddituale bisogna far riferimento al “secondo anno solare precedente la presentazione della DSU”. Relativamente al patrimonio mobiliare e immobiliare, bisognerà fare riferimento a quello posseduto al 31 dicembre dell’anno prima di quello in cui viene presentata la DSU.
Sul portale si informa anche che in casi particolari sarà necessario integrare informazioni supplementari tramite la DSU integrale. Nell’eventualità accadano eventi che influiscono sulla posizione economica del richiedente, come ad esempio la perdita del posto di lavoro, si potrà avere l’Isee corrente. Richiedibile tramite presentazione di DSU Isee corrente, tale indicatore aggiornato è finalizzato a valutare la situazione economica attuale. Ma la validità sarà di soli 2 mesi. Che si calcolano a partire dalla presentazione della DSU Isee corrente.
Isee 2018: quando e come avere il certificato
Una volta presentata la DSU, l’Inps calcolerà l’Isee riferendosi alle informazioni autodichiarate. Quindi il certificato sarà disponibile per il richiedente. Quando? Entro 10 giorni lavorativi dalla presentazione della Dichiarazione. Quest’ultimo potrà accedervi tramite l’apposito servizio online; oppure tramite la posta elettronica certificata. Inoltre potrà ricevere il certificato recandosi presso le sedi territoriali competenti; o presso l’ente nel quale è stata presentata la dichiarazione.