Rinnovo contratto scuola: aumento stipendio da aprile.
Sul fronte del rinnovo contratto scuola si procede a rilento, ma si procede. Durante l’incontro di ieri si è parlato soprattutto di relazioni sindacali, ma sono usciti anche alcuni spunti che oggi fanno discutere. Prima di tutto l’aumento stipendio: il meccanismo utilizzato per gli statali non basterebbe per tutti, visto che nel comparto scuola ci sarebbe maggior personale.
Una soluzione si troverà, ma è probabile che si partirebbe da aprile. Secondo Tecnica della Scuola, infatti, la percentuale che ha bisogno della perequazione risulta più elevata del comparto delle Funzioni Centrali. Così un rinvio di due mesi nell’applicazione del nuovo contratto non sarebbe sufficiente, forse ne servirebbero tre. Da qui la possibilità che l’aumento stipendio parta dal mese di aprile.
Rinnovo contratto scuola: il nodo delle relazioni sindacali
Proprio sulle relazioni sindacali è stato fatto qualche piccolo passo in avanti. Ma non sufficiente ad accontentare le parti sindacali. Tutto rinviato alla prossima settimana, quindi, in cui sarà chiesto di chiarire alcuni aspetti chiave. Come ad esempio la mobilità e le materie oggetto di contrattazione. A tal proposito, il passo in avanti è stato fatto proprio in questa direzione. Infatti, nella nuova bozza di un articolo che integrerà l’atto si legge come tra le materie oggetto di contrattazione rientri il seguente elemento. “La definizione dei criteri generali per la quantificazione dei premi individuali” che si basano sui sistemi di valorizzazione del personale, tra cui quelli riconosciuti ai docenti.
Rinnovo contratto scuola: mobilità e disciplina
Un segnale di vicinanza quindi c’è stato, ma non è certo sufficiente a equilibrare le parti ai fini di trovare un accordo e chiudere la trattativa. I sindacati appaiono totalmente contrariati dalla proposta di una periodicità triennale sulla contrattazione integrativa sulla mobilità e sulle operazioni di trasferimento dei docenti. Che entrerebbe in vigore a partire dall’anno 2019/2020. Spiccano poi altri problemi, come ad esempio le funzioni integrative per insegnanti e Ata, gli straordinari obbligatori, il Piano annuale delle attività che rientrerebbe anche tra le funzioni del dirigente scolastico, congiuntamente al collegio dei docenti. Per Luigi Del Prete di Usb, il nuovo contratto è perfettamente integrato sulla strada della Legge 107, ottimizzando funzioni e poteri dei dirigenti scolastici.
Insomma, tutto è rimandato alla prossima settimana. Nella prima riunione si dovrebbe discutere più approfonditamente della procedura disciplinare. In particolar modo di quel sistema di sanzioni a cui dovrebbero soggiacere docenti e personale Ata che ai sindacati e alle parti interessate non piacere per niente.