Pensioni novità 2018: Ape ed età pensionabile, decreti a rischio ritardo

Pensioni novità 2018: decreti su Ape ed età pensionabile in ritardo

Pensioni novità 2018: Ape ed età pensionabile, decreti a rischio ritardo.

Sulle pensioni novità sono attese per l’approvazione dei decreti attuativi che riguardano l’accesso all’Ape social dalle nuove categorie di lavori gravosi, nonché l’esenzione dall’aumento dell’età pensionabile. Tuttavia, nonostante precedentemente avevamo scritto che i decreti erano attesi entro gennaio, si fa sempre più concreto il rischio ritardi. Il mese non è ancora concluso, ma ovviamente le parti interessate si interrogano sui motivi di tale ritardo. Soprattutto perché riguarda una procedura che apparentemente non avrebbe ostacoli da superare. C’entra per caso il clima di campagna elettorale in vista delle prossime elezioni politiche?

Pensioni novità 2018: decreti attuativi si fanno attendere

Per l’approvazione dei decreti attuativi legati agli interventi fatti sul fronte previdenziale, si tratta quindi solo di burocrazia. Semplice amministrazione. I ritardi amministrativi non sono un grande novità nel nostro Paese, ma ci si interroga comunque sulle ragioni di tale slittamento. In base a quanto riporta La Repubblica, tuttavia, l’esperienza del passato insegna come “l’atmosfera sospesa di una campagna elettorale sia in grado di frenare anche un’attività esclusivamente burocratica”.

Pensioni novità 2018: lavori gravosi ed età pensionabile, ultime novità

Detto questo, come abbiamo scritto in precedenza, il mese di gennaio non è ancora finito. Ed entro il 31 dovrebbe arrivare l’approvazione del decreto da parte del Ministero del Lavoro finalizzato a specificare le 15 categorie di lavori gravosi esentati dall’aumento dell’età pensionabile previsto per il prossimo anno. Nello stesso iter andranno elencate anche le procedure da seguire. Il quotidiano romano parla però del termine “come ordinatorio e non perentorio”. In parole povere, se l’approvazione avviene bene. Altrimenti tutto come prima, non ci saranno sanzioni.

Altri decreti in attesa di approvazione sono quelli altrettanto meramente amministrativi. Uno riguarda la spiegazione del significato di lavori gravosi. L’altro punta alla distinzione tra spesa previdenziale e assistenziale.

La campagna elettorale in corso e le elezioni del 4 marzo rappresentano forse uno scoglio mentale più che un ostacolo alla procedura burocratica. Con il pensiero che da un momento all’altro, o meglio dalla prossima primavera, tutto quanto è stato fatto a oggi potrebbe sparire. O essere nuovamente modificato. Tuttavia, è anche e soprattutto per questa ragione che ci si interroga sul motivo dei ritardi. Come di consueto vi terremo aggiornati sugli sviluppi della situazione.

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