Continuano le discussioni e le dichiarazioni in merito alla scelta del successore di Vasco Errani, ex presidente della Regione Emilia-Romagna dimissionario a seguito della condanna ad un anno ricevuta nell’ambito dell’inchiesta ‘Terremerse’, la coop agricola gestita all’epoca dei fatti da Giovanni Errani, fratello dell’ex governatore emiliano. A parlare è Matteo Richetti, il deputato PD renziano modenese accreditato da molti come tra i principali aspiranti alla successione ad Errani.
“POTREI CANDIDARMI” – Matteo Richetti apre alla candidatura: “se una parte del partito me lo chiedesse, è un’opzione che sono pronto a valutare”. La dichiarazione è arrivata al termine della direzione regionale del Pd e inizia a delineare il quadro che si sta delineando all’interno del Partito. Per Richetti bisogna partire da un punto fermo:”Dobbiamo fare delle primarie che non impediscano a nessuno di partecipare, nessuno può escludere qualcuno dalla possibilità di provare puntando sulle regole”.
IL DIBATTITO – Matteo Richetti quindi rilancia la palla nell’altra metà campo, in una discussione che sta coinvolgendo anche il meccanismo stesso delle primarie, portando ad una divisione tra favorevoli e contrari. Si attende la risposta, tra gli altri, di Stefano Bonaccini – uno dei papabili insieme a Richetti alla successione ad Errani – mostratosi piuttosto freddo rispetto all’ipotesi di primarie, preferendo una scelta unitaria. Tuttavia è lo stesso Bonaccini, segretario regionale, ad aver presentato nella direzione di oggi – conclusasi con un voto a favore unanime – la proposta di indire primarie di coalizione e a rinviare il congresso regionale. “Una bella giornata per il partito”, secondo Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia Romagna. Che, in merito ad una sua candidatura, non si sbilancia: “io sono assolutamente disponibile e lavorare”.
Massimo Borrelli