Sondaggi elettorali SWG: flessione del centrodestra. Su M5S e PD

Pubblicato il 19 Gennaio 2018 alle 12:30 Autore: Alessandro Faggiano
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Sondaggi elettorali SWG: flessione del centrodestra. Su M5S e PD

La data delle elezioni politiche 2018 si avvicina inesorabilmente e la campagna stenta a decollare. Rispetto a 5 anni fa, infatti, non sembra esserci alcun partito capace di rimescolare le carte e che generi l’illusione creata, un lustro fa, dai pentastellati.

Le intenzioni di voto tra l’11 e il 18 gennaio cambiano di pochi decimali, segno di una certa staticità narrativa e di un equilibrio relativamente solido. Analizziamo le intenzioni di voto e le sue variazioni, polo per polo.

Sondaggi elettorali SWG: c’è prima flessione di Forza Italia

Il partito che perde di più da una settimana all’altra è Forza Italia di Silvio Berlusconi. Dopo una serie positiva di risultati – con un trend visibilmente in ascesa – l’allungo si ferma. Rispetto alla scorsa settimana, FI perde il 0,7% (passando dal 16,7 al 16,0%). Una variazione poco sensibile e che può rientrare nelle fluttazioni dettate dagli errori statistici. Tuttavia, c’è la concreta possibilità che l’effetto pensioni – su cui ha giocato, e tanto, il cavaliere – stia scemando.

La Lega di Salvini si mantiene stabile e non scende al di sotto dei 13 punti. In una settimana, incrementa di 0,1 il suo bottino (passa dal 13,1 al 13,2). L’elettorato leghista sembra essere decisamente solido, giacché nella maggior parte dei sondaggi non dimostra variazioni sensibili. La scarsa fluttuazione, quindi, dimostra un elettorato fedele e ben allineato con il suo leader e le idee proposte.

Rimanendo nell’area di centrodestra, il terzo maggior partito (Fratelli d’Italia) regge bene e conferma il 5,7% di settimana scorsa. Cresce, infine, la quarta gamba (con Lupi, Fitto e Tosi). I “conciliatori” passano dall’1,6% al 2,0%. Infine, il movimento animalista della Brambilla apporta solo un 0,3% (in calo dell0 0,2 rispetto alla scorsa settimana).

Nel complesso, la coalizione di centrodestra si mantiene stabilmente in prima posizione, ma perde qualche decimale (passando dal 37,6% del sondaggio dell’11 gennaio, al 37,2% dell’ultima rilevazione).

Sondaggi elettorali SWG: timida ripresa del PD

L’emorragia di voti del PD sembra essersi fermata, secondo l’ultimo sondaggio di SWG. Il Partito Democratico incamera un +0,5%, passando dal 23,1 al 23,6%.  Può essere il primo segnale di una risalita. Tuttavia, come risaputo, ciò che conta è la tendenza, più che la percentuale stessa (soggetta all’errore statistico, al voto occulto e alla desiderabilità sociale del partito).

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Nonostante questo timido segnale di ripresa del PD, gli altri partiti della coalizione stentano a decollare. La Civica Popolare della Lorenzin (all’1,3%) finisce nei guai con la nota catena di supermercati Conad per aver copiato il famoso simbolo della margherita. Anche +Europa della Bonino non attira e solo apporta un 1,2%. I verdi e regionalisti di SVP, nel complesso, incamerano l’1,2%. Troppo poco, per far prendere il decollo alla coalizione del partito di Governo.

Sondaggi elettorali SWG: LeU si ferma. M5S in risalita e sempre più primo partito

L’effetto della novità di Liberi e Uguali sembra essere già scemato e si blocca al 6,8%. La coalizione – composta da Possibile, Sinistra Italiana e MDP – non riscuote molto successo. Come se non bastasse, i contrasti interni, legati agli appoggi alle prossime regionali, mostrano un LeU fragile e frammentato.

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Chi, invece, domina nei sondaggi, è il Movimento 5 Stelle. Il partito di Beppe Grillo torna a crescere ed è sempre più la prima forza politica in Italia. Dal 26,7% della scorsa settimana, i pentastellati incrementano il proprio bottino di 0,6 punti, toccando il 27,3%. A scanso di ribaltoni – come successe per le europee del 2014 – il M5S sarà il primo partito in Italia.

Infine, si menziona la sinistra radicale di Potere al Popolo – rappresentato dalla ricercatrice Viola Carofalo e che agglutina il mondo dei centri sociali e dell’associazionismo di sinistra – che rimane stabile allo 0,7%.

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L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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