L’annuncio è stato dato tramite Facebook dalla senatrice del Movimento Cinque Stelle, Barbara Lezzi: “sarebbe significativo che, chi può, non ci lasciasse soli e ci raggiungesse a Roma, martedì 15 luglio, ore 11 in Piazza Madama. Saremo con Beppe a dare voce ai cittadini che non vogliono essere esclusi dalle istituzioni”.
IMMUNITA’ E SENATO ELETTIVO – “La riforma costituzionale che approderà in Aula lunedì prossimo sancirà la sottomissione della Camera al Governo e un Senato di non eletti” precisa la Lezzi. Che poi aggiunge: “il M5S apre all’abolizione della seconda Camera purché si ripristini il diritto dei cittadini di scegliere i propri rappresentanti ed il dovere, per questi ultimi, di rinunciare per sempre all’immunità”.
M5S MA NON SOLO – Alle accuse di prepotenza lanciate dal portavoce M5S al Senato Nicola Morra – a proposito del dialogo sulle riforme e dell’asse di ferro tra PD e Forza Italia – si aggiungono anche le perplessità di Lega e SeL, oltre ai noti dissidenti interni al Partito Democratico e a FI. Se Matteo Salvini, leader della Lega Nord, non cede sul Senato elettivo, Vendola (Sel) definisce un Senato depotenziato come una spinta illiberale con una seconda “Camera ridotta a complemento d’arredo”. Mentre in FI si registrano 22 senatori ribelli tra cui spiccano Bonfrisco e Minzolini, fermi nel dichiarare lealtà a Berlusconi ma contrari ad un Senato non elettivo.
E SPUNTA LO STRANO ASSE SULL’ITALICUM – Riguardo alla riforma della legge elettorale, invece, sembra delinearsi un asse atipico tra M5S, Ncd e Lega. Il nodo chiave riguarda la richiesta delle preferenze e l’abbassamento delle soglie di sbarramento, due punti che – secondo ‘Repubblica’ – potrebbero coagulare un ampio consenso tra le tre forze politiche in questione.
Alessandro Genovesi