Corea del Nord, ultime notizie: petrolio dalla Cina, continuano le indagini
Nuove accuse piovono sulla Cina riguardo al traffico illecito di petrolio con la Corea del Nord. I fatti incriminanti risalgono a metà ottobre. A “inchiodare” Pechino, ci pensarono delle immagini satellitari. In esse si mostrava anche un trasferimento di petrolio tra l’imbarcazione di Hong Kong Lighthouse Winmore e la nave nordcoreana Sam Jong. La prima, registrata nel porto cinese di Guangzhou, avrebbe caricato circa 14mila tonnellate di petrolio in Corea del Sud. Poi ne avrebbe scaricate almeno 600 a bordo della seconda nelle acque internazionali al largo della penisola coreana. La pratica dei trasferimenti “ship-to-ship” è interdetta a Pyongyang per effetto delle sanzioni Onu.
悬挂香港旗帜名为Lighthouse Winmore 的石油及化学品运输船,10月19日在东海国际海域向朝鲜货船转移了“600吨成品油”。当Lighthouse Winmore11月24日驶入韩国丽水港时被韩国当局扣押。 pic.twitter.com/bgjCI3453K
— 凡谷谷 (@gugufan1) 29 dicembre 2017
Corea del Nord, ultime notizie: petrolio dalla Cina, nuovi scatti satellitari
Ben presto fu individuato come proprietario della Lighthouse l’uomo d’affari di Taiwan Chen Shih-hsien. Inquisito nel suo paese per aver falsificato documenti per commerciare all’estero, viene arrestato a inizio gennaio. Al momento, risulta a piede libero dopo aver pagato una cauzione – pare – di circa 1,5 milioni di dollari taiwanesi. Nel prosieguo delle indagini venne collegato anche ad altre imbarcazioni su cui pesa il sospetto di essere coinvolte nel traffico illegale di petrolio con i nordcoreani. Davanti ai magistrati di Taipei, Chen ha affermato di non sapere che il petrolio finisse a Pyongyang.
Unica ammissione: aver accettato una proposta molto conveniente da un imprenditore cinese; 15-20 dollari in più rispetto al prezzo di listino per ogni tonnellata di petrolio. Le indagini, quindi, si spostarono sull’approfondimento dei rapporti del governo cinese con questo fantomatico uomo d’affari. Il 19 gennaio, però, Chen ha tentato il suicidio ingoiando una dose massiccia di farmaci. Sopravvissuto, durante la degenza in ospedale avrebbe ammesso davanti alcuni giornalisti di essere in contatto con Pechino.